Tylototriton verrucosus

Se siete appassionati di Anfibi e Rettili, sicuramente potreste essere alla ricerca di questo simpatico anfibio Tylototriton verrucosus o comunemente chiamato Tritone coccodrillo. E' veramente un bel esemplare da ricercare e se possibile acquistarlo se sempre riuscite a trovarlo e poterlo dunque allevarlo nel vostro acquario.

Il tylototriton è un genere di tritoni noto come tritone coccodrillo o tritone codardo. Circa 14 specie conosciute fanno parte di questo genere. Molte specie sono state descritte solo di recente. Si estendono dall'India nordorientale e Nepal attraverso la Birmania al nord della Thailandia, Laos, Vietnam e Cina meridionale.

Tylototriton verrucosus è un Anfibio Urodelo appartenente alla famiglia Salamandridae, affine dunque a tritoni e salamandre nostrani. In natura è diffuso nella regione dello Yunnan (Cina), Thailandia e Birmania settentrionali, sud-ovest dell’Himalaya, dove lo si trova nei boschi di montagna ai margini delle zone umide fino ad oltre 2.000 m d’altitudine.

Ha costumi abbastanza simili alle nostre salamandre e, come queste, trascorre buona parte del tempo tra il muschio, le cortecce e il fogliame marcescente, entrando in attività nelle ore notturne e durante le piogge. Raggiunge i 15/20 cm di lunghezza, i maschi sono di solito più grossi delle femmine e posseggono ghiandole parotoidi (quelle ai lati della testa) più sviluppate. L’allevamento non è difficile in terrario umido, arredato con muschio, foglie, cortecce di sughero e rocce piatte e leggere disposte in modo da formare nascondigli sul terreno.

Oltre al muschio, come vegetazione sono indicate anche felci, ciclamini e altre piante igrofile nostrane. L’umidità sarà sempre molto elevata (mai al disotto dell’80%), la temperatura ideale è intorno ai 22/25°C ma può scendere fino a 15° C durante l’inverno. Nei più caldi mesi estivi è opportuno trasferire il terrario in un locale fresco, come uno scantinato o una stanza provvista di condizionatore. L’alimentazione sarà a base di lombrichi, lumache, camole, grilli, pezzetti di cuore bovino e carne magra.

Non ci risulta che Tylototriton verrucosus, peraltro comune nei luoghi d’origine, sia soggetto a particolari restrizioni del commercio o a misure protettive (CITES). Il principale centro di esportazione di questa specie è Hong Kong da dove, sia pur non frequentemente, giungono anche nel nostro Paese esemplari importati da grossisti di pesci tropicali e animali da terrario.

Vi spiegherò adesso come allevarlo in cattività, come alimentarlo e come eventualmente farlo riprodurre

Tylototriton verrucosus export hong kong

Allevamento in cattività
Come descritto in precedenza, il Tylototriton verrucosus conduce una vita prevalentemente acquatica. Conseguentemente per l'allevamento di una coppia adulta può andar bene un acquario da 60 litri. Personalmente preferisco sempre offrire spazi maggiori per allevare nuclei di 4/5 esemplari. Un buon range di temperatura è 15°-18° in inverno e 25° in estate. Il livello di profondità dell'acqua può essere compreso tra 12-20 cm o anche di più. In ogni caso bisogna inserire un' isola galleggiante o prevedere una superficie emersa per dar modo ai tritoni di uscire dall'acqua a loro piacimento. Generalmente gli esemplari giovani neometamorfosati preferiscono restare sulla terraferma. In questo caso possono essere allevati nei comunissimi fauna box, utilizzando come fondo o della carta assorbente ben impregnata d'acqua oppure un substrato di muschio anch'esso inumidito.

Come per le altre specie di tritoni è consigliabile utilizzare un sistema di filtrazione ed aerazione dell'acqua, da regolare a bassa velocità. Consigliabile è anche la presenza di una fitta vegetazione acquatica che i tritoni amano molto. Ogni due settimane circa bisogna provvedere ad un ricambio parziale dell'acqua, all'incirca un 25 %.

Alimentazione
I Tylototriton verrucosus sono animali particolarmente famelici e sono in grado di mangiare una considerevole quantità di cibo in pochi minuti. Hanno un senso dell'olfatto molto sviluppato che permette loro di trovare il cibo in acqua anche in totale assenza di luce. Il loro cibo preferito è costituito da lombrichi, limacce e vari tipi di insetti terricoli. Ad integrazione potete offrirgli camole del miele, pezzettini di carne, pesce e gamberi. I miei apprezzano anche alcuni mangimi in stick che tuttavia non possono essere utilizzati come risorsa primaria. Gli esemplari giovani si cibano anche dei classici: chironomus (scongelato), tubifex, ecc. Potete alimentarli a giorni alterni tenendo presente che in inverno si nutrono meno frequentemente.

Riproduzione
In natura questi urodeli non raggiungono la maturità sessuale prima dei 3-5 anni. Tuttavia alcuni allevatori amatoriali affermano che la riproduzione in cattività ha inizio dopo 1 anno dalla metamorfosi, alla lunghezza di 12-13 cm nei maschi e un pò di più nelle femmine. Il maschio sessualmente maturo ha una cloaca più gonfia rispetto alle femmine. E' molto difficile sessare gli individui che non siano in riproduzione. Un sistema è quello di comparare la lunghezza dell'apertura cloacale che negli individui maschi è maggiore rispetto alle femmine.

Per stimolare la riproduzione si consiglia di far passare la temperatura dell'acqua da 18° a 22°-25° nel giro di poche ore o di pochi giorni. Questo cambiamento favorisce l'attività sessuale. Altro elemento considerevole e il fotoperiodo (12 ore in estate). L'accoppiamento è simile a quello dei Pleurodeles waltl con il maschio che "abbraccia" la femmina e trasferisce la spermatofora che viene captata dalla cloaca della femmina. Generalmente dopo 36 ore o anche più, avviene la deposizione delle uova (30-100). A 25° le uova si schiudono in 10-12 giorni. Le larve nei primi giorni non mangiano perché stanno ancora digerendo il sacco vitellino nel quale erano contenute. Come cibo iniziale si possono offrire i soliti naupli di artemia salina, daphnia, microworms ecc.
Successivamente si può passare a cibi di dimensioni maggiori tipo Enchitraeus, chironomus, ecc. La metamorfosi ha inizio quando le larve raggiungono la lunghezza di 5-7 cm.

Fonti di ringraziamento per questo articolo sono: wikipedia, anfibi Italia, acquariofiliaitalia, Henk Wallays