ocellaris 02 news 0708
Ho acquistato una vasca di 100 l, con l’intenzione di allestire un acquario marino tropicale:

sapevo in partenza che come volume sono al limite per un acquario marino degno di questo nome, purtroppo ho problemi di spazio e, comunque, mi accontenterei di allevare 4-5 pesci pagliaccio e un paio di invertebrati. Come consigliatomi dal mio negoziante, ho lasciato “maturare” la vasca per circa 3 mesi senza introdurre pesci: nel frattempo ho visto svilupparsi sulle rocce delle alghe prima brune e poi verdi, qualche spirografo, uno Zoantide marrone e un paio di simpatici granchietti visibili solo di notte.

Finalmente, dopo l’ennesimo controllo dei principali valori chimici dell’acqua (perfetti), ho acquistato 4 pesci pagliaccio (Amphiprion ocellaris) e una Sinularia. Apparentemente i pesci si sono acclimatati senza problemi, mangiando il cibo secco e surgelato somministrato una volta al giorno. Due giorni dopo trovo il primo morto, il giorno seguente il secondo: controllo l’acqua e trovo un pH leggermente basso, il negoziante mi dà delle palline di “dolomite” da mettere nel filtro per rialzarlo. In effetti i valori tornano rapidamente alla normalità e tutto sembra perfetto, pochi giorni dopo però trovo gli ultimi due pesci morti sul fondo. L’acqua è sempre a posto, la Sinularia è splendida e io non so più cosa fare. Il negoziante mi dice di attendere ancora un mese prima di introdurre altri pesci, secondo lui la morte dei primi ospiti di un acquario può capitare. Devo fidarmi di lui o cambiare negozio? 

Risposta biologo

Per il negoziante, Le consiglio di attendere prima di introdurre ulteriori pesci piuttosto che sfruttare la situazione vendendogliene subito degli altri, ci sembra si sia comportato correttamente. L’unico rimprovero che ci sentiamo di muovergli è di non averla dissuasa dall’introdurre tutti insieme, in un acquario di dimensioni contenute e ancora “vergine”, ben 4 pesci e un invertebrato di buona taglia: è probabile che il lungo periodo di maturazione lo abbia tratto in inganno, va detto però che temporanei ma letali “picchi” di ammoniaca o nitriti sono sempre possibili in acquari di recente allestimento e, a danno fatto (leggi scoperta dei pesci morti), spesso difficilmente scopribili con i test a disposizione dell’acquariofilo.

È quindi sempre consigliabile un popolamento graduale dell’acquario, accompagnato da molta cautela nella somministrazione del cibo e da una misurazione frequente dei principali composti azotati. Vi è poi la possibilità, purtroppo tutt’altro che remota, che i pesci da lei acquistati non fossero in buona salute o, peggio, abbiano risentito a distanza di qualche tempo dell’uso di veleni o altre micidiali sostanze per catturarli, pratica malauguratamente ancora diffusa in diverse località dei tropici, soprattutto asiatiche. Di ciò non si può certo incolpare il negoziante, visto che, come lei stesso ha constatato, i pesci godevano apparentemente di buona salute e dunque non le sono stati venduti esemplari con sintomi sospetti: è opportuno però che il suo negoziante indaghi presso chi gli ha fornito i pesci e, se in futuro dovessero verificarsi altre morìe inspiegabili, cambi fornitore. Altrimenti, sarà forse il caso di cambiare negoziante…