Epidermide: Tessuto che ricopre il corpo degli animali.

L'epidermide di pesci e gran parte degli anfibi consiste interamente di cellule vive contenenti piccole quantità di cheratina nei loro strati superficiali, al contrario dell'epidermide dei mammiferi, il cui strato corneo consta di cellule morte quasi completamente ripiene di cheratina. È generalmente permeabile e, nel caso di numerosi anfibi, costituisce l'organo respiratorio principale. Negli osteitti il derma contiene tipicamente una quantità inferiore di connettivo rispetto a quella riscontrabile nei tetrapodi; tale connettivo è invece largamente sostituito, nella gran parte delle specie ittiche, da scaglie ossee a scopo protettivo. Con l'eccezione di alcune particolari ossa dermiche, che si sono evolute per costituire alcune ossa del cranio, le scaglie non sono presenti nei tetrapodi, con l'eccezione dei denti, sebbene molti rettili e i pangolini possiedano strutture affini ma formate da ispessimenti cornei detti propriamente squame. I condritti possiedono, al posto delle scaglie, dei denticelli.

Sebbene le ghiandole sudoripare e sebacee siano una caratteristica esclusiva dei mammiferi, anche pesci e anfibi possiedono nella propria pelle delle strutture ghiandolari con differenti funzioni. I pesci normalmente possiedono un gran numero di cellule secretrici di muco che funge da isolante e protettivo, ma possono possedere anche ghiandole a secrezione sierosa, velenifere o persino fotofori. Negli anfibi, le cellule mucose sono raggruppate in strutture sacculari affini alle ghiandole propriamente dette; la gran parte degli anfibi viventi possiede inoltre delle ghiandole granulari che secernono composti irritanti o tossici a scopo difensivo.

Sebbene si sia individuata della melanina nella pelle di numerose specie di pesci, anfibi e rettili, in realtà la loro epidermide è spesso relativamente poco colorata; il colore della pelle di questi animali deriva invece dalla presenza di cromatofori nel derma, che, oltre alla melanina, possono contenere anche guanina o altri pigmenti carotenoidi. Alcune specie, come il camaleonte o la sogliola, sono in grado di cambiare il colore della propria pelle modificando opportunamente le dimensioni dei loro cromatofori. fonte wikipedia