Crinum thaianum
FAMIGLIA: Amarillidacee
HABITAT: Tailandia, solo in acque correnti anche piuttosto profonde.
CRESCITA: Pianta esclusivamente acquatica, da un bulbo tondeggiante e voluminoso (per il quale è chiamata anche “cipolla acquatica”) sviluppa foglie a rosetta lunghe (fino a 3 m!) e nastriformi, simili a quelle di Vallisneria e Blyxa ma assai più robuste e coriacee.
POSIZIONE: Per le sue caratteristiche è un‘ottima pianta per gli angoli e la parete posteriore, si presta bene ad occultare riscaldatori e altri oggetti sommersi, tuttavia, contrariamente alle vallisneria, non si sviluppa in filari e quindi, per coprire ad esempio la parete di sfondo, occorre piantare diversi bulbi.
COLTIVAZIONE: Una specie robusta e di rapida crescita, priva di particolari esigenze riguardo sia l’illuminazione che la qualità dell’acqua (sopporta anche acque dure e leggermente salmastre), richiede però un fondo soffice e ben fertilizzato, spesso almeno 8-10 cm secondo le dimensioni del bulbo. È inoltre adatta solo ad acquari grandi e soprattutto profondi (minimo 50-60 cm). Sconsigliabile tagliare parzialmente le foglie che raggiungono la superficie: in corrispondenza del taglio, infatti, i tessuti si decompongono rapidamente.
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