NOME VOLGARE Ghiozzo testone

SPECIE Gobius Cobitis

DESCRIZIONE Il corpo è piuttosto tozzo in ambedue le specie. Il capo invece è compresso in Zosterisessor Ophiocephalus, o ghiozzo gò, e depresso, quindi appiattito dorso-ventralmente in Gobius cobitis. In quest’ultimo la mascella superiore non sopravanza quella inferiore come invece accade nell’altra specie. Le 2 pinne dorsali sono fra loro separate e la seconda è, in lunghezza, più sviluppata e simile all’anale. La colorazione del ghiozzo testone va dal bruno al verdastro al giallognolo. Sono presenti fasce irregolari. Il margine della dorsale spesso è bordato di bianco come quello della caudale e dell’anale. Il ghiozzo gò è giallo olivastro con marmoreggiature marroni. La pinna anale è celeste o giallastra.

DIMENSIONI MEDIE Gobius cobitis: 15-20 cm (massimo 27 cm); Zosterisessor ophiocephalus: 15-20 cm (massimo 24.5 cm).

DISTRIBUZIONE Gobius cobitis: Mediterraneo e Atlantico orientale; Zosterisessor ophiocephalus: diffuso lungo le coste mediterranee e particolarmente abbondante nelle lagune venete.

HABITAT Acque costiere sui fondali rocciosi e a zosteracee il ghiozzo testone, mentre il ghiozzo gò predilige fondali fangosi e maggiormente le acque lagunari.

COMPORTAMENTO Sociali nel periodo riproduttivo tra maggio e giugno quando formano coppie. Il maschio costruisce un nido sotto le pietre o altri oggetti e la femmina vi depone le uova.

ALIMENTAZIONE Crostacei, molluschi, vermi e piccoli pesci.