acquario marino tropicale pesci

L’allestimento di un acquario marino richiede più dedizione, pazienza e tempo rispetto all’allestimento di un acquario di acqua dolce. Una difficoltà che incontrano spesso i neofiti è quella di riuscire a mantenere stabili i principali parametri fisico-chimici dell’acqua. Questa stabilità ovviamente consente la salute e quindi la sopravivenza di tutti gli ospiti della vasca.

Un ottimo trucco per iniziare con il piede giusto ed essere facilitati, è scegliere una vasca abbastanza grande di circa 200-250 litri, se possibile non inferiore ai 150. Questo richiederà all’acquariofilo neofita un minor impegno anche economico e renderà meno gravi le conseguenze dei possibili errori commessi all’inizio per inesperienza.

Per l’illuminazione si possono utilizzare anche dei neon tradizionali, a condizione che siano abbinati a un riflettore efficiente che sia in grado di raddoppiarne l’intensità luminosa. Questo impianto è più che sufficiente per i pesci e gli invertebrati che hanno meno esigenze per quanto riguarda la luce come stelle, paguri, ecc. Invece se si vogliono ospitare invertebrati che in natura vivono in zone ben illuminate dei reef , come i coralli molli, è meglio scegliere lampade più potenti (che sono ovviamente anche più costose!!).

Per il filtraggio possiamo dotare la nostra vasca di un percolatore a gocciolamento dall’alto, di volume pari a circa il 5% dell’intera vasca. E’ necessario inserire almeno 5 litri di elementi filtranti ad elevata superficie di insediamento batterico. Ovviamente dopo l’allestimento il filtro non è subito pronto ed idoneo all’uso. Lo diventa nel giro di circa 5 settimane, periodo necessario per l’insediamento di una colonia batterica completa. Un acquario marino dovrebbe sempre essere fornito anche di uno schiumatoio, prezioso strumento che serve ad estrarre dall’acqua molte sostanze inquinanti, favorendo anche l’efficienza del filtro e contribuendo anche ad ossigenare l’acqua. Infine è necessario munirsi di un termo riscaldatore elettronico, un densimetro ed un termometro di precisione.

acquario marino tropical marine

Per il fondo si può utilizzare sabbia o ghiaia corallina che deve creare sul fondo della vasca uno spessore di 3-8 centimetri a seconda dei casi. L’arredamento può essere realizzato non esclusivamente con pietre vive, che hanno un costo decisamente alto, ma anche con una base di pietre laviche o tufo, sui cui poi si andranno ad adagiare appunto le rocce vive. Alcune grosse conchiglie oltre ad arricchire l’acquario, possono offrire un confortevole riparo a pesci ed invertebrati che popolano il fondo. Infine ma non per questo elemento di minore importanza, prestiamo molta attenzione all’acqua che inseriamo nella vasca, ossia acqua demineralizzata per osmosi, per essere sicuri di non avere eccesso di fosfati, nitrati, che possono determinare il proliferare di fastidiose alghe infestanti. Ovviamente nell’acqua va sciolto sale di ottima qualità, rigorosamente esente da fosfati e nitrati e dotato di tutti gli oligoelementi necessari. I valori fisico-chimici dell’acqua ottimali sono: temperatura 25-27 °C, densità 1022 circa, alcalinità 2.5-4 meq/l, durezza carbonatica 8-10 °dKH, nitrati 5-20 mg/l, nitriti assenti. Questi parametri possono essere facilmente misurati con gli appositi kit reperibili in commercio nei negozi specializzati. Una volta stabilizzati i valori dell’acqua (dopo almeno due mesi dall’allestimento della vasca) si possono introdurre i pesci e magari qualche invertebrato non troppo esigente.

pesci pagliaccio marino

Il pesce marino ideale per l’acquariofilo neofita è di taglia abbastanza ridotta, massimo 15 centimetri di lunghezza, pacifico con le altre specie, facilmente adattabile e possibilmente resistente alle malattie, che possa essere facilmente alimentato con cibi secchi liofilizzati o congelati disponibili in commercio. Questi aspetti sono fondamentali per l’acquario marino ancor più che per quello d’acqua dolce perché una quota notevole di pesci provengono ancora da catture effettuate negli habitat naturali. Infatti poche specie si riescono a riprodurre in cattività. E ovvio che l’acquariofilo dovrebbe scegliere e preferire, per questioni etiche, queste ultime. Una famiglia molto adatta per i neofiti è rappresentata dai Pomacentridae, di piccola taglia e molto robusti. A questa appartengono i famosissimi pesci pagliaccio, diffusi un po’ in tutto il mondo.

Articolo a cura della Dott.ssa FEDERICA MICANTI - Medico Veterinario