il Mio Acquario Marino, metodo berlinese

art. foto e video di Daniele Esposto
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L’Acquario di vetro

Oh scrigno incantato,
in te son racchiusi i mille segreti
di un piccolo mondo da te contornato.
Geloso custode, sei pronto a narrarli, non a tutti però
solo a chi vuole ascoltarli.
Sei vetro e sei vita

Acqua, e terra, e vita,
il creato la tua trasparenza
Creatura d’altri, e d’altri abbisogni,
dote di scambio gioia e conoscenza.
Sei vita di vetro vestita

Nulla dimandi,
solo a chi alla tua attenzione si presta
ricordi che a volger altrove lo sguardo offesa
e amara reazione in te desta.
Sei vetro e sei vita
Sei vita di vetro vestita

A chi non conosce e sentenzia giulivo “ E’ oggetto !“
sorridi tranquillo, è lui che si sbaglia
Tu sei Vetrovivo

Autore: Antonino Mililli
 
I colori della natura, le forme sinuose di ciò che ci offre la vita marina, tutto ciò lo si vede attraverso un cristallo.
Coralli, attinie, stelle marine completamente in simbiosi tra loro.
Il Mio Primo Acquario MarinoLa scelta del berlinese
 Il Mio Primo Acquario Marino
Era circa sette anni che avevo un acquario marino, con il metodo più comune il filtro biologico. Come saprete era un metodo che si usava circa 15/20 anni fa, veniva messo un filtro che faceva anche da pompa di risalita con all’interno cannolicchi, spugne e gusci di ostriche, tutto in un contenitore. Venivano usate solo rocce morte che servivano per abbellire il tutto. Il problema era che spesso si alzavano i valori dei nitrati e fosfati innescando quindi una sorta di autodistruzione, e prima di venirne fuori ce ne voleva di tempo e di soldi.

il mio acquario marino metodo berlinese
La scelta del berlinese
Come avrete capito mi ero stancato di questi problemi, anche perchè mi piaceva inserire coralli e invertebrati (volevo un granello di sabbia della barriera corallina nel mio scrigno magico). Quindi ho iniziato ad informarmi un pò su internet e con persone che usavano altri metodi fra cui il metodo che ho poi scelto il berlinese (per me il più idoneo alle mie esigenze).
Come funziona il berlinese

Come funziona il berlinese
Il berlinese è un metodo del tutto naturale. Le rocce sono vive e ne vanno messe 1kg ogni 5 litri di acqua, quest’ultime sono importanti perché è l’unico filtro dell’acquario, e poi si portano con loro batteri e migliaia di piccoli organismi fra cui spirografi, stelle marine, granchietti, lumache e a volte (molto raramente) coralli. Le rocce essendo cave forniscono anche riparo agli organismi più piccoli e delicati. Non va messa sabbia sul fondo. Vanno applicate pompe di movimento per creare al suo interno un’elevata corrente come in natura. La sua potenza deve essere 20 volte il volume totale dell’acquario. Una sump.

La sump per acquario marino
La sump
La sump nel mio caso per motivi di spazio è piccola (ma funzionante aggiungendo dei componenti). La sump è una vasca inserita sotto l’acquario con diversi scompartimenti per il passaggio dell’acqua e dell'eventuale posizionamento di resine e carboni attivi. Nel suo interno come vedete nella foto va posizionato lo schiumatoio (molto importante anche lui perchè filtra dall’acqua le sostanze inquinanti tipo: cibo non mangiato dei pesci, escrementi dei stessi ecc….) Importante è anche l’utilizzo di resine antifosfati (nel mio caso sono nel filtro che vedete nella foto più piccola).

La luce dell'acquario marino berlinese
La luce

Come in tutti gli acquari l’illuminazione è fondamentale, vengono usate luci di diverse tipologie che non vi starò ad elencare ma tutte con lo spettro di luce il più possibile vicino alla realtà. Normalmente a quest’ultime viene dato unciclo di luce 10/12 ore, a cui si arriverà gradualmente aumentando 1 o 2 ore di luce a settimana. Da qui ha inizio la maturazione dell’acquario, inizierà a crearsi delle alghe verdi per poi pian piano diventare marroni e scomparire. Qui termina la maturazione del nostro acquario. La luce è importante perchè proprio grazie a lei come in natura, il nostro scrigno prende vita.

Creatore di una piccola gocca d'oceano
Creatore di una piccola goccia d’oceano
Proprio come miliardi di anni fa, quando da una misteriosa alchimia di cellule e batteri nacque questo splendido pianeta chiamato Terra, così mi sento ogni qualvolta creo modifico e trasformo il mio acquario… Proprio quella pazienza che è obbligatoria mettere nell’aspettare che si formi l’ambiente migliore per poter inserire prima le piante e poi i pesci, diventa gesto d’amore per questo piccolo oceano che diventerà l’habitat naturale dei pesci che sceglieremo. Eh si perchè ognuna di quelle creature ha delle caratteristiche proprie, c’è il pesce volpinus che di notte gioca a mimetizzarsi con le rocce, il pesce pagliaccio che si pavoneggia dei suoi bei colori.. la bavosetta che ama giocare a nascondino tra i gusci delle conchiglie e le fessure delle rocce… la stella marina che adora osservare i suoi padroncini appiccicata al vetro… I gamberetti che come splendidi guerrieri si contendono il cibo nel fondo dell’acquario. Per un istante, senza peccare di orgoglio, è come diventare Dio, e piano a piano questi piccoli animali diventano parte della tua vita..

il mio acquario marino metodo berlinese
Vederli sfrecciare da una parte all’altra dell’acquario, giocare tra di loro, vivere, sono per noi fonte di relax e grazie alle mille sfumature dei coralli che si riflettono nei pesci diventano una buona terapia calmante per i nostri piccoli bimbi… facendoli nei migliori dei casi anche addormentare...

Creatore di una piccola goccia d’oceano
E quando finalmente il nostro piccolo mondo sottomarino avrà preso una sua vita autonoma ci si potrà divertire a scrutare ogni giorno delle sorprese nuove: gruppi di stelle marine che decorano il vetro, piccole lumachine che si muovono, coralli che si moltiplicano... e noi come dei bravi burattinai ci riempiamo di orgoglio davanti alla vita che cresce senza di noi.

il mio acquario marino metodo berlinese

video acquario marino da 250 litri con metodo berlinese di Daniele Esposto

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