Pesco rosso, pesci rossi la Mini guida per il passaggio dalla boccia all'acquario.
 
art. di Marco Donati

Salve a tutti lettori e non di Acquariofiliaitalia.it, spero che questa mini-guida possa farvi comodo per compiere quello che da molti è considerato “il grande passo”, ossia passare dalla boccia all’acquario. Partiamo dal povero pesce rosso nella boccia. Il pesce rosso (carassius auratus) non può essere venduto nella boccia perché non è adatta a lui, ma questo purtroppo accade perché il malcapitato ha la fama di essere molto resistente e la sfiga di costare poco. Una boccia andrebbe acquistata per metterci fiori, creare composizioni, ma non potrà MAI essere la giusta dimora per un pesce. Il piccolo pesciolino rosso in un ambiente adeguato può arrivare tranquillamente e superare anche i 25 anni di vita, eppure molti sono convinti che se muore dopo 6 mesi è a causa della vecchiaia.
Ma perché i pesci muoiono nelle bocce? Perché le condizioni di vita all’interno della boccia sono l’opposto di quelle naturali.

• Intanto è un ambiente troppo piccolo e il fatto che il vetro sia di forma arrotondata, provoca molta confusione nella “psiche” del pesce. Il pesce riesce a vedere quello che succede al di fuori, ma in un ambiente del genere impazzisce!
• “Ma gli cambio l’acqua tutti i giorni!” bene!  Sappiate che non c’è cosa peggiore! L’acqua và cambiata, e nel rispetto di chi vi abita.
Boccia di vetro, ambiente non adatto per pesci rossi.
Boccia di vetro, ambiente NON adatto per pesci rossi

I pesci sono ectotermi, ovvero non hanno la capacità di regolare la temperatura corporea, ma quest’ultima dipende esclusivamente dall’ambiente in cui si trovano. Un pesce che subisce uno sbalzo termico di 1°C avvenuto in meno di 3 ore, potrebbe ammalarsi sino a morire. Ricorderò per sempre le parole di un veterano dell’acquariologia Davide Mohtarami: “Te potresti prendere la febbre anche a 30°C, ma non perché a questa temperatura è freddo, bensì perché ti trovavi a 45°C e subendo un forte sbalzo termico senza dar tempo al tuo corpo di abituarsi ti ammali”. Questo magnifico esempio lo riporto quotidianamente quando spiego ai miei clienti l’importanza dell’ambientamento all’arrivo dei pesci nel proprio acquario.

Ora direi che è giunta l’ora di parlare di acquari. Lo scopo di ciò che vi spiegherò a breve è quello di aiutare coloro che vogliono avvicinarsi al mondo dell’acquariologia, senza investire troppo tempo e denaro, visto soprattutto il notevole periodo di crisi che sta affrontando il nostro paese. Sappiate che tutte le passioni all’inizio richiedono una spesa, ma può essere minima e se ben fatta darà notevoli soddisfazioni per anni. Non c’è bisogno di spendere migliaia di euro per avere un acquario in casa, ma in qualche modo si dovrà pur iniziare; partiamo quindi dalla scelta della vasca.
Acquario, una vasca accessoriata ed adatta a contenere pesci e piante.
Acquario, una vasca accessoriata ed adatta a contenere pesci e piante.

Quale acquario scegliere?
Innanzitutto se si è alle prime armi è bene partire da un acquario con una capacità almeno di 60 litri, è difatti molto più difficile gestire pochi litri d’acqua in quanto il sistema risulterà molto instabile e troppo dipendente dalle condizioni esterne all’acquario, come può essere la temperatura ambientale o la scorretta gestione della vasca dovuta alla poca esperienza.

Quanto costa un acquario?
Bè dipende dalle pretese che si hanno. Prima di tutto bisogna scegliere quali pesci ospitare. Io consiglio sempre di non fare i classici “fritti misti” (di tutto un po’), ma scegliere accuratamente 2-3-4 specie di pesci, preferibilmente provenienti dallo stesso habitat e realizzare una bella vaschetta adatta a loro e che li faccia sentire come a casa.
Per un principiante non è obbligatorio, a parer mio, cominciare con il classico pesce rosso, in quanto succede spesso che poi ci si stufi presto; bensì ospitare più pesci di piccola taglia, come potrebbero essere guppy, neon, platy, piccoli belli e colorati. Stiamo parlando chiaramente di pesci tropicali, che richiedono una temperatura costante che si aggira intorno ai 25/26°C. Per aggiungere questa temperatura è necessario munirsi di un termoriscaldatore, il wattaggio di questo verrà scelto in base alle dimensioni della vasca.
Prendendo per esempio in considerazione un acquario di 60 litri circa la spesa in negozio si aggira intorno ai 90€. La vasca sarà munita sicuramente di luce, vano filtro e pompa. A questi 90€ vanno aggiunti circa 20/25€ per il termoriscaldatore, 20/30€ per batteri e biocondizionatore, sui 10€ per cannolicchi e spugne qualora non fossero compresi nel filtro, più 20/30/40€ per legni, rocce, decorazioni e/o tutto ciò che vorrete aggiungere.              
 
nano acquario tetra 30 litri ottimo per allevare pesci rossi e nano fish guppy
Acquario dolce con piccoli pesci e piante.
Nano acquario tetra 30 litri ottimo per allevare pesci rossi e nano fish e guppy

 
Acquario marino con pesci ed invertebrati.
Acquario marino con pesci ed invertebrati.
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coral-reef-aquarium-fish--invertebrate-acquario-marino-con-pesci-ed-invertebrat
Coral reef aquarium- fish- invertebrate acquario-marino-con-pesci-ed-invertebrat
Coral reefs are diverse underwater ecosystems held together
by calcium carbonate structures secreted by corals.


Il mio consiglio, una volta prefissato un budget di spesa se magari non lo si raggiunge, è quello di non sperperarlo subito per l’acquisto di decorazioni sintetiche varie, ma è di gran lunga preferibile “investire” quei 20/30€, che si hanno tra le mani, per una confezione più grande di batteri o magari per acquistare un fondo fertile da mettere sotto il classico ghiaino, il quale sarà un toccasana per le future piante che se vorrete, potrete inserire fin da subito.
Spero che questa introduzione sia stata chiara e utile per farvi rendere conto di quanto possa essere facile entrare nel mondo dell’acquariologia. Naturalmente aumentando le dimensioni della vasca aumenterà la spesa iniziale, ma sappiate che tutti gli acquisti se fatti con criterio torneranno utili! L’acquario è lì, e se ve ne prenderete cura durerà per anni!!     
 

Profili biografico dell'autore dell'articolo e del suo lavoro:
Ciao a tutti, la mia passione per l’acquariologia nasce in tenera età, fin da piccolo ho sempre avuto l’acquario in casa in quanto mio padre, da grande appassionato, gestiva con cura un Tenerife 88 allestito dolce, così come ho cominciato, iniziando con il povero pesce rosso tenuto nella boccia fino ad arrivare ai Discus, il re dell’acquario d’acqua dolce, per poi passare circa 3 anni fà allo studio ed alla messa in pratica dell’acquariologia marina e devo dire che è stata una rinascita.
Ora sono responsabile del reparto acquariologia presso il punto vendita di Perugia de L’Isola dei Tesori, la più grande catena Pet d’Italia, dove gestisco più di 70 tra vasche e acquari prettamente d’acqua dolce.

marco-donati-esperto-in-acquariofilia-marina-e-dolce


Nel tempo libero mi occupo di allestimento e manutenzione di tutti i tipi d’acquario, sia d’acqua dolce che marini, dalla casa del semplice appassionato al locale pubblico.

Riguardo l’acquariologia marina ho cominciato con un nano-reef (mini acquario marino) da 15 litri gestito con metodo berlinese (rocce vive + schiumatoio), era illuminato da una plafoniera fatta da me con 2 pl da 24w ¬+ un neon da 8w attinico, ed aveva come schiumatoio il famoso Deltec mce300 (dato per vasche da 300 litri).

aquario-marino-reef-marino, allestimento di Marco Donati


Fù una bellissima esperienza formativa, ma un mini acquario del genere risulta veramente ingestibile alla lunga in quanto troppo instabile, soprattutto in estate a causa delle temperature sempre più alte, e per di più consente un margine d’errore veramente minimo; solo con il tempo ho realizzato che la tanto famigerata frase “è meglio cominciare con un acquario un po’ più grande” fosse vera. In questo gioiellino avevo anche il rabbocco automatico (dell’acqua che evapora) ma non passava una settimana senza che qualche lumaca appesa al galleggiante mi facesse allagare la camera, stufo di questa situazione così instabile mio padre mi propose di togliere il suo amato Tenerife e di allestire  finalmente un bell’acquario marino in salotto, e così fù. Ora nella vasca allevo con soddisfazione diverse varietà di pesci e moltissime varietà di coralli, per poi riprodurli e scambiarli con altri appassionati del settore.

aquario-marino-reef-marino, allestimento di Marco Donati


Alla base di tutto c’è lo studio, leggere e ancora leggere, informarsi, chiedere, e poi mettere in pratica, e devo dire che questo lavoro mi ha fatto scoprire lati dell’acquariologia d’acqua dolce che avevo di non poco sottovalutato, questo per dire che avere una vasca allestita ad hoc con un impianto di co2 ed una buona illuminazione dà notevoli soddisfazioni pur non essendo un acquario marino.

aquario-marino-reef-marino, allestimento di Marco Donati


Ho fatto della mia più grande passione il mio mestiere, spero solo che in Italia cambino le cose e che l’acquariologia possa farsi strada nel mercato e nelle case degli italiani, purtroppo per ora siamo indietro di anni rispetto ad altri paesi, ma prima è bene pensare ai problemi veri del nostro paese, poi gli acquari ci stan sempre bene ^^

Links utili video su come allestire
un acquario passo passo presente nel nostro canale YouTube:
Youtube.com/user/AcquariofiliaItalia
Le foto sono state fornite da Marco Donati

Il nostro esperto è specializzato in consulenza e allestimenti
sia pubblico che privato di acquari marini (reef) e di acqua dolce.
Per il centro Italia è disposto ad effettuare manunenzione e allestimenti
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