PESCI D’ACQUA DOLCE PER IL PRINCIPIANTE: SCELTA E GESTIONE - newsletter maggio 20111

 

Di Enzo Alibrandi

Nell’allestimento di un acquario d’acqua dolce bisogna pianificare oltre che a tutto il corredo tecnico che lo accompagna anche un’adeguata pianificare di tutta l’ambientazione che dovrà essere ricreata al suo interno; in questo, la scelta degli organismi da introdurre dovrà essere effettuata in maniera accurata e sulla base di alcune considerazioni riguardo l’alimentazione, il comportamento sociale, la resistenza alle malattie. A ciò dobbiamo aggiungere come è di estrema importanza la scelta riguardo gli individui che dovranno popolare la nostra vasca e non basandosi solo sulla bellezza estetica di quest’ultimi. A mio parere è crudele comprare degli animali solo perché sono appariscenti e quindi, far bella figura con amici e parenti vari. Purtroppo, la scelta dei pescie, sia marini che d’acqua dolce,  adatta alla nostra vasca non sempre è accompagnata da un negoziante di fiducia ma, spesso e volentieri si fa fede alle documentazioni personali che l’acquariofilo ha su quella determinata specie; purtroppo ci sono negozianti (non tutti fortunatamente!) che pensano più alle loro tasche che nell’offrire ai propri clienti pesci relativamente facili da gestire per chi sia avvicina per la prima volta a questo fantastico mondo che è l’acquariofilia. Pertanto, sulla base di queste considerazioni, è doveroso dare una mano agli acquariofili alle prima armi, indicando loro i pesci d’acqua dolce più adatti al principiante sempre comunque tenendo conto che più ci si informa su una determinata specie e più si è in grado di assicurare a quest’ultima condizioni tali da garantirne la vita in acquario. In questo articolo vengono menzionate soltanto le specie maggiormente adatte alla vita in acquario oltre che a sfatare alcuni luoghi comuni su alcune specie, sempre a causa di una cattiva disinformazione.

paracheirodon innesi - pesce neon

Caracidi (Characidae):
In questa famiglia troviamo le specie maggiormente allevate in acquario per la loro robustezza alle malattie nonché per l’allevamento abbastanza facile (soprattutto dal punto di vista alimentare). Di questa famiglia fanno parte specie ampiamente conosciute come i pesci neon (Paracheirodon innesi) e gli Hyphessobrycon. Tutte le specie di questa famiglia possono essere alimentate con mangimi in fiocchi, granulato, surgelato. Un consiglio personale è quello di somministrare ogni tanto nel cibo dei complessi vitaminici per garantire il giusto apporto vitaminico. Inoltre, se l’acquario presenta condizioni d’acqua e ambientali ottimali, si può tentare la riproduzione di questi pesci che comunque vanno allevati in branchi numerosi per meglio osservare la vita sociale di questi.

Poecilia reticulata - guppy
Poecilidi
Di questa famiglia fanno parte la maggioranza delle specie per cosi dire della “vecchia acquariofilia” ossia, quelle specie presenti già dagli albori di quest’hobby. Di questa famiglia fanno parte specie estremamente facili da allevare e soprattutto da riprodurre tant’è che vengono regolarmente incrociati individui per creare individui da concorso e, in casi eccezionali, anche nuove specie. I primi di questa famiglia sono i “Guppy” (Poecilia reticulata), pesci molto facili da allevare e riprodurre, resistenti alle malattie e non troppo esigenti per quanto riguarda l’alimentazione. Per quanto riguarda la riproduzione dobbiamo dire come si rende necessaria una sala parto di queste vendute nei negozi d’acquari dove inserire i genitori che provvederanno poi ad espellere le uova. Un'altra specie è il Black molly (Poecilia sphenops) anch’esso facile da allevare anche se un pò territoriale nei confronti degli altri pesci. Sempre di questa famiglia fanno parte specie quale il Platy (Xiphophorus maculatus) e il porta spada (Xiphophorus helleri). Anche qui l’alimentazione deve essere varia e con i mangimi già detto per i poecilidi.

symphysodon-discus
Ciclidi

Le specie appartenenti alla famiglia dei ciclidi sono senz’altro le più belle che possano esserci per i loro colori e comportamenti sociali. I più famosi sono senza ombra di dubbio scalari e discus. Questi pesci sono allevabili in acquario anche se richiedono cure maggiori rispetto ad altri pesci d’acqua dolce sia in termini di valori fisico-chimici dell’acqua


Come scegliere i pesci dal negoziante

In quasi 20 anni di esperienza acquariofila personalmente ho avuto modo di constatare in diverse realtà commerciali come l’interesse primario è quello di intascare i soldi per la vendita di un pesce piuttosto che guadagnare meno offrendo animali di qualità. Sicuramente questo giova a qualche negoziante ma non all’acquariofilia in genere; sono molte le persone che ho visto, con cui ho avuto modo di confrontarmi e che hanno spesso mollato questa passione perché ritenuta a lor veduta “difficile” da realizzare. Innanzitutto la regola base nell’acquisto di un pesce o di qualsiasi altro organismo è quella di documentarsi il più possibile tramite libri, internet, giornali e anche scambio d’opinioni con altri acquariofili o negozianti seri (fortunatamente esistono nel nostro paese). Soprattutto è bene documentarsi in particolare sull’alimentazione di quella determinata specie, quanto è soggetta a possibili patologie e requisiti per l’allevamento ottimale in genere. Dopo di che, una volta dal negoziante, è buona norma non farsi incantare dai colori sgargianti di alcuni pesci; pesci molto esigenti che sfidano anche l’esperienza di acquariofili esperti da tempo pertanto è meglio evitarne l’acquisto, in maniera tale da scoraggiarne anche l’importazione di questi. Come già accennato in precedenza il primo colpo d’occhio deve essere sullo stato esterno del pesce ossia non deve presentare i seguenti punti:
- Occhi o fianchi incavati
- evidenti segni di dimagrimento
- nuoto irregolare o a tratti
- sfregamento contro oggetti decorativi o invertebrati
- respirazione irregolare; accelerata
A questi si aggiunge anche il comportamento apatico del pesce e il rifiuto del cibo; un trucco per scovare un possibile pesce non in forma è quello di chiedere al negoziante di dare da mangiare al pesce o ai pesci, in maniera tale da verificare la loro reazione al cibo somministrato (solitamente lo fanno solo i negozianti seri che ci tengono a veder ritornare il cliente al negozio). Se il negoziante si mostra scettico o comunque tende a trovare una scusante vi consiglio di chiuderla li e provare da un’altra parte. A parte questa dimostrazione, è buona norma puntare il proprio acquisto su quei individui quarantenati da almeno 15 giorni, anche se è consigliabile allestire preventivamente in casa una vasca di quarantena in maniera tale da inserire il pesce al suo interno una volta tornati a casa, acclimatandolo molto lentamente con il metodo goccia a goccia prima del suo inserimento nella vasca principale. Cosi facendo potremo verificare il comportamento del pesce o eventuali segnali di stress o malessere generico, ritardando o meno il suo
inserimento insieme agli altri ospiti
Infine, voglio dare un indicazione in merito ai forum che ci sono su internet: è bene scambiare opinioni o esperienze sull’allevamento di un determinato pesce in vasca e l’ultima parola, a mio avviso, spetta sempre ai libri e alla capacità dell’acquariofilo di apprendere sempre più su questo fantastico mondo che è l’acquariofilia, fatta di persone serie che amano la natura e questo mondo e altre, ahime, che non accettano un vero e proprio scambio di opinioni e non si dimostrano affatto serie e amorevoli verso questo hobby.
Un ultimo consiglio: Leggere, leggere e ancora leggere e documentarsi