Nella foto: Monachus monachus (Foca monaca)

Monachus monachus è il suo nome esatto per capire la specie, viene chiamata comunemente Foca monaca, la specie che si trova nel Mediterraneo è il mammifero marino più minacciato d’estinzione in Europa e uno dei più rari al mondo. Questa specie rara ha il mantello scuro, che si dice ricordi il saio di un frate, da qui il nome di Foca monaca. Ha la testa piccola e il corpo robusto. Poiché le pinne caudali non possono nuotare, non è in grado di camminare sulla terraferma.

Una foca meno sociali fuori dall'acqua, la si trova in piccoli gruppi separati o in coppie madre-piccolo, quindi ha un comportamento variabile. *Le Foche monache non frequentano esclusivamente i bassi fondali in prossimità della costa, infatti per nutrirsi compiono spostamenti giornalieri di alcune decine di chilometri e continue immersioni con le quali raggiungono regolarmente novanta metri di profondità. Per alcuni mesi l’anno i maschi adulti sono territoriali e difendono tratti di scogliera dove non tollerano la presenza di altri maschi*.

La gestazione della femmina dura circa 11 mesi, e partorisce un solo piccolo. La dieta comprende pesci come sardine, i tonni, le anguille e triglie, così come aragoste e polpi. La lunghezza del suo corpo misura dai 2,4 ai 2,8 metri, mentre il suo peso varia dai 250 ai 400 kg. E' presente nel Mar Mediterraneo, Mar Nero e Atlantico (Africa nord-occidentale). Lungo le coste. Si fa presente che la Foca monaca è sensibile al disturbo causato dai turisti, e per questo si rifugia nelle grotte marine. *Gli studiosi concordano nella stima complessiva di circa 500 individui per la foca monaca del Mediterraneo.

I nuclei di foche più consistenti e vitali sono quelli delle isole greche dell’Egeo, delle coste meridionali della Turchia e delle isole greche dello Ionio meridionale, mentre alcune foche sopravvivono in Adriatico nelle isole della Croazia meridionale, e nel Mediterraneo centrale, come confermano le continue segnalazioni lungo alcuni tratti di costa della Sardegna, delle isole dell’arcipelago toscano e della Sicilia. Fino all’estate del 1997 il nucleo più consistente di Foche monache era situato lungo le coste atlantiche dell’Africa, tra la Mauritania ed il Marocco, che nel periodo riproduttivo comprendeva circa trecento animali, concentrati in poche spiagge al riparo di due grandi grotte. Oggi questa colonia è ridotta a circa cento individui, due terzi della popolazione originaria sono morti nell’arco di poche settimane a causa di una grave epidemia virale o per l’avvelenamento provocato da particolari alghe tossiche*.


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