biodiversita acquariofiliaitalia
Biodiversità, che cos’è? di Antonio Renzi
Proteggere la vita animale e vegetale dall’insidia dell’inquinamento e dei gas serra sono gli impegni che ognuno di noi dovrebbe prendere per il prossimo futuro.

La vita animale del pianeta

La vita animale e vegetale che popola il nostro pianeta viene indicata con una sola parola, biodiversità. Questa non è un fenomeno recente, ma è il frutto di 3 miliardi e mezzo di anni di evoluzione. In un certo senso la possiamo paragonare ad una assicurazione, perché garantisce la sopravvivenza della vita sulla Terra. La biodiversità è la varietà degli esseri viventi che popolano la Terra, e si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni e a livello di ecosistemi. Una varietà incredibile di organismi, esseri piccolissimi, piante, animali ed ecosistemi tutti legati l’uno all’altro, tutti indispensabili. Anche noi facciamo parte della biodiversità e sfruttiamo i servizi che ci offre. Grazie alla biodiversità la natura è in grado di fornirci cibo, acqua, energia e risorse per la nostra vita quotidiana. Gli esseri viventi, dai batteri invisibili a occhio nudo alle piante e ai più grandi mammiferi, sono raccolti in circa 2.000.000 di specie ad oggi conosciute: batteri 10.000 specie; funghi 72.000 specie; protisti 50.000 specie; piante 270.000 specie. Le specie animali sono circa 1.318.000, di cui 1.265.000 invertebrati e 52.500 vertebrati (2.500 pesci, 9.800 uccelli, 8.000 rettili, 4960 anfibi, 4.640 mammiferi).
 

La biodiversità patrimonio universale

La biodiversità è un patrimonio universale per tutta l’umanità per questo conservarla deve diventare la nostra priorità. Molti Stati si sono impegnati a ridurre in modo significativo la perdita di biodiversità entro il 2010. L’Iucn (il più grande network al mondo di esperti ambientali e associazioni non governative) ha lanciato l’iniziativa Countdown 2010 con l’obiettivo di ricordare ai vari Governi gli impegni presi e sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema. Nonostante la sua importanza non tutti hanno le idee chiare nei suoi confronti. E’ stato effettuato un sondaggio, reso noto alla vigilia del World Conservation Congress, promosso dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (Iucn), dal 5 al 14 ottobre a Barcellona, ordine del giorno la perdita di biodiversità. Secondo quando emerge dal sondaggio on-line effettuato da Cts Ambiente e “Il Veliero dei Delfini”, l’86% dei giovani conosce la biodiversità e la definisce correttamente come la varietà delle specie presenti in uno stesso ambiente. Ma nonostante questo non è ben chiaro il ruolo che la biodiversità svolge nella vita quotidiana e la sua importanza per l’umanità. Inoltre il 48% degli intervistati ritiene che la varietà delle specie sia importante esclusivamente per il progresso della scienza e sembra non esistere una percezione della quotidianità dei problemi legati alla biodiversità, che viene considerata un “affare da scienziati”.
 

Biodiversità è produzione alimentare

Solo il 40% sa che, invece, la biodiversità è fondamentale per la produzione alimentare mondiale e dunque per la vita di tutti noi. Esiste poi una certa confusione nella percezione che i giovani hanno riguardo alle tematiche ambientali in generale. Per il 46% il traffico, l’inquinamento dell’aria e il buco dell’ozono sono considerati causa della perdita di biodiversità quanto e più dell’agricoltura intensiva e delle monocolture (32%), ragione principale dell’impoverimento degli ecosistemi. L’utilizzo di energie alternative, e non la protezione delle specie protette, è considerato un rimedio adeguato al problema da più della metà del campione (56,5%). Infine, per salvaguardare la diversità molti sono disposti a riciclare i rifiuti (51%), ma solo pochi sanno che è fondamentale anche solo l’acquisto di cibi prodotti localmente e nella giusta stagione. Infine l’impegno che i giovani chiedono al Governo italiano è quello di aumentare il numero e l’estensione delle aree protette, terrestri e marine. L’Italia può vantarsi di possedere un patrimonio di biodiversità straordinario. Laghi, fiumi stagni, zone umide con migliaia di uccelli, pesci e invertebrati, e poi le formazioni boschive, dalle foreste mediterranee fino ai boschi di conifere di alta quota. Persino gli ambienti costieri superstiti ospitano ancora migliaia di specie di pesci, intere colonie di uccelli marini e comunità di invertebrati acquatici. Quindi si può affermare che la biodiversità non è solo affare da scienziati ma un tema che deve riguardare tutti.