hypancistrus Pleco Chocolate L270

hypancistrus Pleco Chocolate L270

Facciamo un esempio con L270 del Rio Tapajós. Due individui di L270 non sono mai uguali. Il disegno sul corpo e sulle pinne è talmente diverso che l'unica costante che riunisce i diversi esemplari sono le notevoli differenze esistenti nella livrea. Se le strisce luminose che procedono dall'opercolo fino alla fronte si possano sviluppare in tutti gli esemplari è ancora oggetto di dubbio, soprattutto quando consideriamo un'altra specie estremamente simile che Aquarium Glaser ha ricevuto da Manaus. Questi animali sembrano provenire da uno sconosciuto sistema fluviale del Rio Negro. La caratteristica che li accomuna è il disegno che corre lungo corpo e le pinne. In questa specie la variabilità non si limita semplicemente alla vivace barra sull'opercolo che nella maggior parte degli animali è chiaramente visibile, ma che in alcuni individui è molto sottile oppure non arriva fino al termine inferiore dell'apertura branchiale.

Gli esemplari mostrano odontodi estesi (le affilate spine reversibili o i denti presenti nel tegumento che giacciono sparsi per tutto il corpo pesci, soprattutto nella regione delle guance o del peduncolo caudale), in particolare intorno al peduncolo caudale, già ad una lunghezza standard di circa 68 mm. Un individuo di questa lunghezza potrebbe essere quasi a crescita completa e per questo appartenere secondo la mia interpretazione e come la maggior parte delle specie presentate, agli Hypancistrus sensu lato. Questi animali mostrano una qualcosa di tipico delle Peckoltia, ma, con quattro denti nella mascella inferiore questi profondamente incisi e, da sette a otto, lunghi denti ricurvi e incisi solo all'estremità per ogni lato in quella superiore, possiedono la ridotta dentizione tipica di Hypancistrus. Un altro doppione di L270 vive nel sistema idrografico del corso superiore dell'Orinoco. Questa specie è divenuta nota come L199 e proviene dalla zona di confine tra il Venezuela e il Brasile, ma frequenteme te è esportata anche dalla Colombia. Anche questa specie è molto variabile nel suo disegno di linee curve e non può essere distinta al primo tentativo da alcune forme di L236.

hypancistrus sp. L250

hypancistrus spescie L250

Agli Hypancistrus in senso stretto appartiene secondo me L250. Questa specie proviene dal Rio Xingù, ed è conosciuta unicamente dalle fotografie della sua introduzione sul mercato apparse in DATZ (nota rivista tedesca) e da un singolo esemplare vivente. Già questo esemplare, a dispetto della sua determinazione limpida e per le evidenti somiglianze, ha un disegno differente dal primo. Che nessun individuo sia come un altro, è forse la caratteristica generale degli Hypancistrus con un disegno a linee ondulate? Testiamo questa ipotesi con un’altra specie: L236. Proviene anch’essa dal Rio Iriri; i rari esemplari fino ad ora importati mostrano una notevole variabilità individuale.

Con un sufficiente numero di transizioni individuali nel disegno si può passare da questa forma a L173 e L236 rappresentino morti di una stessa specie. Tuttavia, poiché sono stati trovati anche altri ulteriori e completamente differenti morfi di colore, che, se privi della fonte di importazione potrebbero essere trattati, senza tagliare il capello in quattro, come ulteriori numeri L o LDA, sorge la questione del corretto nome da affibbiare loro. Potremmo naturalmente chiamarli L o LDA Xya, b, c, ma l’alfabeto ha sufficienti lettere per soddisfare gli umori della natura?

Il problema non si limita a questo.

Una specie proveniente dal Rio Xingu ed importata fino ad ora con livree relativamente costanti è “King Tiger”. È noto che questi animali sviluppano differenti disegni a seconda dello stadio di maturazione e che con l’età perdono il contrasto dei colori assumendo, specialmente durante la riproduzione, una tonalità più scura. Che la notevole variabilità individuale di cui fa menzione Seidel (2001) sia un dato di fatto, lo ha dimostrato una recente importazione presso Aquarium Glaser. Erano presenti tutte le forme di transizione, dagli animali conosciuti da più lungo tempo fino a quelli che si situano tra L173 e L236. Ricorrevano anche varietà di colore completamente differenti come quelle con un disegno a macchie disperse. Fino ad ora si presumeva che L66 provenisse da un’area ben delimitata nei pressi di Belo Monte. Appare evidente che nelle vicinanze del Rio Iriri sono state scoperte nuove aree e che gli animali catturati si pongono in livree intermedie.

hypancistrus sp L28

hypancistrus specie L28

L260 proviene dal Rio Tapajós e può essere identificato grazie ad una bella linea ondulata che lo distingue dal campo della variabilità conosciuta di L66. Non esiste nessuna forma di transizione tra queste due specie (?). Ma cosa ci riserva il futuro. La situazione ora si fa confusa. Dalle fotografie si può osservare che la variazione instraspecifica della livrea è più grande di quella interspecifica. Secondo me non c’è dubbio che L270 non corrisponda a L199 e neppure a L173 o alle specie di Manaus. Ma come possiamo identificare correttamente questi animali e che nome possono avere? Un termine alle importazioni non si prospetta ancora all’orizzonte.

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