Introduzione al protocollo

PIANTE E PESCI SONO I DUE PROTAGONISTI DELL'ACQUARIO.

L'acquario con le piante è la migliore garanzia per il benessere dei pesci e la soluzione che assicurerà un equilibrio più naturale e stabile del nostro mondo sommerso.

Sera propone un modello di acquario facile da mantenere e semplice da godere.
Per questo ha studiato un protocollo di gestione e fertilizzazione che ha come fine il connubio tra pesci e piante.

Un acquario è per noi una finestra sulla natura, dalla quale godere l'armonia dei colori è l'eleganza dei movimenti, uno spaccato naturale che duri negli anni.

CAP.1
Le fondamenta dell'acquario con le piante
IL SOTTOFONDO
Per raggiungere la sua massima performanze, il protocollo SERA deve essere inserito in un sistema d'impostazione corretto.
Le scelte che faremo in fase di allestimento condizioneranno, per circa il 50%, la futura gestione dell'acquario.
In questo senso riveste un'importanza sostanziale, la costuzione del fondo e del sotto fondo.
A prescindere dalla fertilizzazione usata, le fondamenta di un acquario con le piante, sono un fondo in cui l'acqua circola in modo costante e dove non si creano zono anossiche. E' molto importante l'uso di un sottofondo inerte che garantisca la giusta circolazione e, questo si può ottenere con SERA FLOREGROUND che, se abbinato, in particolare in acquari grandi, a un cavetto riscaldente, migliora i livelli di circolazione, ottimizza la fertilizzazione e dunque garantisca il benessere delle piante ma anche dei pesci. 

CAP.2
IL DIOSSIDO DI CARBONIO
L'anidride carbonica è uno dei due elementi fondamentali per la fotosintesi.
Se si vogliono coltivare con successo le piante, un impianto di anidride carbonica dovrebbe essere la base di partenza. Nessun protocollo di fertilizzazione potra garantire la crescita e lo sviluppo di un acquario mediamente o densamente piantumato e la coltivazione di specie di piante di media difficoltà, senza l'ausilio di questo indispensabile strumento. 

 piante in acquario protocollo fertilizzazione1

CAP.3
IL FOTOPERIODO
Possiamo affermare che la coltivazione delle piante in acquario è condizionata per oltre il 50% dal tipo di illuminazione che stiamo usando. Ma oltre alla qualità della luce, una variabile importantantissima è rappresentata dal numero di ore di illuminazione (FOTOPERIODO).
Per calibrare la durata quotidiana dell'illuminazione, dobbiamo tenere a mente alcuni importanti aspetti:
Le piante, come i pesci, sono soggette ad un periodo di ambientamento e condizionate da fattori stressanti. Molte delle piante d'acquario vengono coltivate emerse e già quando le acquistiamo presso il nostro negoziante sono in una fase di ambientamento alla vita sommersa. A questo si aggiungerà il trasferimento nel nostro acquario e la messa a dimora delle radici nel nuovo sub-strato. Per queste ragioni, cosi come non somministreremo a pieno regime i prodotti fertilizzanti, doseremo l'illuminazione in modo graduale, per eveitare di affaticarle, in una fase in cui sono ancora molto stressate. La soluzione migliore sarebbe illuminare l'acquario per non più di 4-5 ore al giorno nella prima settimana, arrivando nell'arco di 6 settimane circa ad un massimo di 8-10 ore. Un fotoperiodo di 10 ore normalmente rappresenta la soluzione migliore, seppur con alcune eccezzioni.

CAP.4
LE FORMAZIONI ALGALI
Un indicatore importante
La fase di start up di un acquario è il momento più delicato, in cui si attivano tutta una serie di processi che condizioneranno il nostro obiettivo fondamentale: il raggiungimento dell'equilibrio.

La formazione di alcuni tipi di alghe non deve essere vista in modo esclusivamente negativo, altresi come un indicatore del livello di funzionamento del nostro acquario. Un vero campanello d'allarme che ci insegna eccessi o carenze, che possono aiutarci a personalizzare alcuni dosaggi.

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