Fin dall’inizio abbiamo sottolineato che nell’acquario marino non vivono delle piante, pertanto questo capitolo interessa solo chi allestisce un acquario d’acqua dolce. La crescita delle alghe nell’acquario marino non ha del resto niente a che vedere con la coltivazione delle piante acquatiche e in questa sede non può essere trattata (ricordiamo che all’acquario marino ci si dovrebbe avvicinare solo dopo un primo “rodaggio” nel campo dell’acqua dolce!). Vediamo allora in una rapida carrellata quali sono i punti salienti per la coltivazione delle piante in un acquario.
1. Il terreno ha un’importanza relativa per le piante d’acquario perché la maggior parte di esse si nutre tramite le foglie, ma in ogni caso non deve essere trascurato. Il materiale di fondo non serve solo come substrato per fissare le radici delle piante, ma anche come deposito di un certo quantitativo di sostanze nutritive che successivamente si disciolgono nell’acqua per essere assorbite dalle piante.
2. Della luce abbiamo già parlato; senza un’adeguata illuminazione nessuna pianta può crescere.
3. Le sostanze nutritive sono il terzo fattore per la crescita delle piante. Oltre che di anidride carbonica per la fotosintesi, le piante necessitano di sali minerali disciolti nell’acqua, molti dei quali provengono dalla decomposizione del materiale organico che avviene nel filtro; altri devono invece essere somministrati dall’acquariofilo attraverso appositi fertilizzanti e/o terricci nutritivi.
In basso: come sistemare le piante.
1) Le piante a fusto vengono accorciate, in quelle con radici si taglia parte dell’apparato radicale. 2) Con il dito si pratica un buco nella sabbia e si inserisce la pianta. 3) Attenzione affinché sia il fusto che le radici siano ben diritti e non fuoriesca dal terreno. 4) Mai sistemare le piante nel terreno troppo in basso né troppo in alto, coprendo solo leggermente l’attacco delle radici.
Nella tabella in basso abbiamo elencato le piante “facili che possiamo coltivare in acquario” e che si possono trovare in ogni buon negozio d’acquariofilia; le specie più facili sono contrassegnate con x, quelle che in certi casi sono leggermente più esigenti con xx. Sotto la voce altezza è stata indicata l’altezza massima che le piante possono raggiungere; le misure segnate tra parentesi e contraddistinte con una g si riferiscono alle piante galleggianti. Per quanto riguarda l’uso, G si riferisce a piante da utilizzare solo in gruppi mentre S indica piante solitarie; alcune specie possono essere usate sia singolarmente che in gruppi.
NOME SCIENTIFICO | ALTEZZA cm | DIFFICOLTA' | USO |
Alternanthera reineckii | 40 | X | G |
Anubias species | 15-30 | X (XX) | S,G |
Aponogeton crispus, | 50 | X | S, (G) |
Bacopa caroliniana (B. amplexicaulis) | 40 | X (XX) | G |
Bacopa monnieri | 15-40 | X (XX) | G |
Ceratopteris sp. | (40) g | X | G |
Cryptocoryne affinis | 20 | X | G |
Cryptocoryne wendtii | 30 | X | G, (S) |
Cryptocoryne willisii (C. nevillii) | 5-10 | X | G |
Echinodorus bleheri | 50 | X | S |
Echinodorus cordifolius (E. radicans) | 50 | X | S |
Echinodorus parviflorus | 20 | X | G |
Echinodorus quadricostatus (E. intermedius) | 10 | X | G |
Egeria densa (Elodea densa) | 40 | X | G |
Hydrocotyle leucocephala | 40 | X (XX) | G |
Hygrophila corymbosa (Nomaphila stricta) | 40 | X | G |
Hygrophila polysperma | 40 | X | G |
Hygrophila stricta | 40 | X | G |
Limnophila sessiliflora | 30 | X | G |
Lobelia cardinalis | 50 | X (XX) | G |
Ludwigia sp. | 40 | X (XX) | G |
Lysimachia nummularia | 40 | X | G |
Myriophyllum aquaticum | 30 | X | G |
Nymphaea lotus | 20 (50) | X (XX) | S |
Riccia fluitans | (5) g | X | G |
Sagittaria graminea | 20 | X | G |
Sagittaria plathyphylla | 40 | X | S |
Sagittaria subulata | 10 | X | G |
Samolus parviflorus | 10 | XX | S, (G) |
Vallisneria spiralis | 40 | X | G |
NUTRONFERRO: nutrimento liquido studiato per coltivare ed irrobustire nel modo migliore le piante d’acquario.
NUTRONFLORA: fertilizzante liquido ricco di sostanze minerali ed ormoni della crescita, da abbinare a NUTRONFERRO per uno sviluppo rigoglioso delle piante acquatiche.
FONDOVIVO: sottofondo preparato per allestire gli acquari d’acqua dolce.
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4. La sistemazione delle piante nella vasca è un altro fattore che influisce sulla vegetazione. Ogni tipo di pianta ha una precisa esigenza di spazio vitale che si deve tener presente già al momento di pianificare l’arredamento. La pratica ha inoltre dimostrato che conviene usare molte piante nell’acquario limitandosi però a poche varietà.
Inizialmente sarà opportuno scegliere solo le specie di piante che sono di facile coltivazione e di rapida crescita. Queste permettono fin dall’inizio un instaurarsi di quello che comunemente viene chiamato un po’ erroneamente “equilibrio biologico”.
Se si rispettano i consigli forniti in questo opuscolo, l’acquariofilo non dovrebbe avere nessun problema con le sue piante. Ma la pratica di ogni giorno insegna che spesso il neofita si lamenta di una stentata crescita delle piante o di una “invasione” di alghe che quasi sempre va di pari passo con il primo sintomo. Vogliamo sottolineare ancora che le piante elencate nella pagina di fronte crescono in ogni acquario senza difficoltà, ma la condizione fondamentale (oltre ai vari suggerimenti già dati precedentemente) è una sufficiente quantità di piante nella vasca. Al contrario di quanto può facilmente succedere con i pesci, di piante quasi mai se ne possono avere troppe in acquario. Un terzo, se non di più, dello spazio della vasca dovrebbe essere occupato da piante, solo in questo modo si instaura quel clima che permette un rigoglioso sviluppo della vegetazione senza problemi con le alghe.
Anche a rischio di ripeterci, ricordiamo che i pesci ed altri animali acquatici (come gli invertebrati) vanno introdotti nell’acquario solo dopo averlo fatto “maturare”.
Durante tale periodo si sarà schiarita completamente l’acqua, l’equilibrio gassoso si sarà stabilizzato e sarà avvenuta una prima colonizzazione del filtro e del materiale di fondo con batteri nitrificanti. Le piante nell’acquario d’acqua dolce si saranno “acclimatate” e nella vasca marina cresceranno le prime alghe verdi.
Entro certi limiti tutto questo processo potrà essere accelerato con l’impiego di AQUASANA ed anche con dei batteri (NITRIDAC).
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