gli accessori impianto illuminazione

Per trasformare la vasca in un acquario perfettamente funzionante, abbiamo bisogno principalmente di tre accessori: 1. un impianto di illuminazione; 2. un riscaldamento autonomo (MAGICTHERM); 3. un sistema di filtraggio.

La luce è uno degli elementi vitali senza i quali l’acquario non può funzionare. Non solo le piante e le alghe hanno bisogno di luce per crescere, ma anche la maggior parte dei microrganismi, invisibili ma indispensabili per il funzionamento dell’acquario, non ne può fare a meno. Infine anche la vita di pesci, anfibi ed altri animali acquatici è legata alla luce.

Per questo motivo l’impianto di illuminazione di un acquario deve rispondere a ben precisi requisiti che in parte si discostano da quello che l’occhio umano può ritenere valido o sufficiente.
Illustrazione schematica dei principali accessori per ogni acquario.
1 - L’impianto di luce,
2 - il riscaldatore (MAGICTHERM),
3 - il termostato (MAGICONTROL),
4 - il cavo riscaldante (AQUACALOR),
5 - i filtri interni (MAGIC FILTER),
6 - il filtro esterno (SERIE DF)
sono praticamente indispensabili per far funzionare perfettamente un acquario sia esso di acqua
dolce o marina.

Tre sono i fattori di cui tener conto:
1. la durata dell’illuminazione;
2. il colore della luce;
3. la quantità o intensità della luce.

La durata dell’illuminazione in un acquario normale deve essere di circa 10-12 ore. Conviene accendere e spegnere la luce sempre alla stessa ora e lasciarla accesa ininterrottamente. Ogni altro sistema si è rivelato dannoso per la vita in acquario.

Il colore della luce è molto diverso a seconda del tipo di lampada impiegato. Tra i tubi fluorescenti, oggi i più usati in acquariofilia per la loro economicità, praticità ed elevata resa, esistono tipi con luce bianca, luce del giorno e luce fitostimolante. Si dovrebbe adottare una delle seguenti tre soluzioni per una perfetta illuminazione dell’acquario:

1. Illuminazione con luce “mista” ottenuta con lampade fitostimolanti e lampade a luce calda. In acquari d’acqua dolce la percentuale della luce fitostimolante dovrebbe essere intorno al 50%, per il marino conviene una percentuale leggermente più bassa.

2. Illuminazione con lampade speciali a luce solare (queste lampade, più costose delle versioni normali, riproducono lo spettro completo del sole).

3. Illuminazione con lampade a vapori metallici. Qui non si tratta di tubi fluorescenti ma di lampade a bulbo che richiedono un montaggio lontano dalla vasca, la quale deve pertanto essere “aperta”, senza vetro di copertura.

Come si sa, ogni lampada ha un preciso consumo di energia elettrica, indicato in “watt”, ma questo valore da solo non determina l’effetto luminoso, che dipende anche dal tipo di spettro luminoso che ogni modello produce. Per questo motivo i produttori indicano per ogni lampada il flusso luminoso in “lumen”.

Per acquari d’acqua dolce con piante non molto esigenti di luce si calcola circa 30 lumen per litro d’acqua; per acquari d’acqua dolce con piante molto esigenti ci vogliono 50 o più lumen per litro. Per acquari marini conviene calcolare 40 lumen, però vasche con coralli ed altri invertebrati marini richiedono anche 50-80 lumen (se non di più).

gli accessori illustrazione fotosintesi

Molto importante naturalmente che si sfrutti al massimo la luminosità delle lampade scelte, ciò significa orientare tutta la luce verso l’interno dell’acquario con l’aiuto di un riflettore. Per questo motivo i coperchi delle vasche sono muniti di un materiale riflettente.

Per far funzionare le lampade fluorescenti si deve inoltre disporre di un impianto di accensione.

Un ultimo consiglio, molto importante: tutte le lampade dopo un certo periodo d’uso perdono luminosità e devono pertanto essere sostituite prima che si spengano definitivamente. Spesso le piante, dopo un iniziale periodo di buona crescita, non si sviluppano più; la causa è quasi sempre da ricercare nelle lampade “consumate”. Pertanto le lampade fluorescenti di un acquario dovrebbero essere sostituite ogni 8 mesi circa.

La maggioranza degli acquari, siano essi d’acqua dolce o marini, è destinata ad ospitare una fauna e una flora tropicali. Per questo motivo è indispensabile riscaldare l’acqua nella vasca. A tale scopo si usano principalmente resistenze elettriche incorporate in provette di vetro. L’industria offre inoltre speciali riscaldatori sotto forma di cavetto flessibile da sistemare sotto la sabbia dell’acquario.

Per riscaldare l’acquario non basta però un semplice riscaldatore, perché prima o poi si arriverebbe a temperature troppo elevate; si deve perciò regolare la temperatura influenzando il riscaldatore in modo tale da fissarla su valori ideali, che si aggirano tra 24 e 26 °C per la maggior parte degli ospiti tropicali. Per questo motivo si deve ricorrere ad un termostato; i più diffusi sono ancora quelli bimetallici accoppiati in modo fisso con il riscaldatore stesso: in questo caso si parla di termoriscaldatore o riscaldatore termostatato.

Per compiere una scelta sicura delle lampade conviene tener presente i seguenti parametri.

Con 1 watt producono:
circa 90 lumen i tubi fluorescenti fitostimolanti;
tra 46 e 52 lumen le lampade a vapore di mercurio (HQL);
tra 55 e 75 lumen le lampade fluorescenti a luce calda;
tra 68 e 76 lumen le lampade a vapori alogenuri (HQI);
tra 80 e 96 lumen le lampade fluorescenti a luce solare (Lumilux).
In altre parole: una lampada fluorescente fitostimolante da 25 watt produce 225 lumen
(25X9= 225).

A questo proposito la PRODAC ha messo a punto MAGICTHERM. Un termoriscaldatore con bimetallo di alta qualità.

La regolazione avviene agendo semplicemente su una manopola all’estremità superiore della provetta; una spia luminosa segnala quando l’apparecchio è acceso. Esistono in commercio inoltre termostati elettronici. Questi termostati sono più precisi e più longevi e per vasche grandi si rivelano anche più economici.

Per evitare che i termostati debbano lavorare troppo, con conseguenze negative per la loro durata, è opportuno scegliere il wattaggio più adeguato del riscaldatore. Se la vasca è sistemata in un ambiente normalmente riscaldato, si può calcolare per 2 litri d’acqua circa 1 watt, mentre in un ambiente freddo durante l’inverno conviene usare 1 watt per ogni litro d’acqua.

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