Benché sia originario della Siria, questo cane è anche chiamato levriere di Persia. Già migliaia d’anni fa, fu utilizzato dagli arabi per la caccia. L’isolamento delle tribù beduine nel deserto permise di conservare la purezza di questa razza, preservandola dall’inquinamento con sangue straniero. I principi orientali consideravano il saluki come un ricco tributo da presentare al vincitore in guerra. Per le sue attitudini al lavoro e per la sua corsa veloce, che gli permette d’inseguire antilopi e gazzelle, questo cane è molto apprezzato nel suo paese d’origine. Il saluki è raro dalle nostre parti, perché considerato cane da corsa e di lusso. I suoi padroni sono però entusiasti del suo carattere sensibile e della sua eleganza esotica.

Carattere e utilità: Riservato verso gli estranei ma molto devoto e affezionato verso il suo padrone. Come tutti i levrieri richiede molto spazio vitale e molta libertà di movimento.

Pelo e colore: generalmente il pelo è corto e piatto, è però lungo, morbido e serico sugli occhi e sulla coda. Le estremità anteriori sono guarnite di corte frange sulla parte posteriore e le cosce sono fornite di pelo lungo. Il manto è di color champagne, bigio, bruno-rosso, grigio-macchiato, sabbia, grigio chiaro o nero sfuocato.

Tipo e statura: Cane molto slanciato, di struttura rettangolare allungata. La testa è stretta, secca, fina e allungata, con depressione appena visibile. Gli occhi, grandi ed ovali, vanno dal bruno scuro al bruno nocciola e sono di dolce espressione. Gli orecchi pendenti, inseriti in alto, sono lunghi e sovente muniti di frangia. Il collo è lungo, snello e muscoloso. Il dorso è lungo e leggermente bombeggiante. La parte renale è alquanto muscolosa; la groppa declina leggermente. Il petto è profondo ma stretto; l’addome è rialzato. Le estremità sono slanciate con muscolatura ricca.

La statura del maschio è di 60-66 centimetri; quella della femmina può variare da 55 a 62 centimetri.