Si tratta di una razza tibetana che si conobbe da vicino solo mezzo secolo fa. Il lassa apso fu portato come regalo in Inghilterra ed il suo allevamento fu promosso dalla consorte dell’addetto diplomatico Bailey. Solo nel 1929 alcuni esemplari di quest’allevamento furono presentati, per la prima volta, ad una mostra a Londra; ben presto però, questo cane energico e vivace, che si rivelò, tra l’altro, anche come cane da guardia molto capace, fu particolarmente apprezzato dal pubblico. Nel 1933 si creò un “club” d’allevatori e in tale occasione la nuova razza asiatica fu ufficialmente riconosciuta. Nel frattempo il lassa apso si è fatti molti amici nel mondo intero, entusiasmati da questo cane dal carattere sveglio e dalla particolare apparenza.

Carattere e utilità: Giocondo, sicuro di se stesso, buon guardiano, prudente e di un certo ritegno nei confronti degli estranei.

Pelo e colore: Pelo spesso, diritto, forte, né lanoso né serico e di buona lunghezza. Il sottopelo è molto spesso. Il manto dorato, color sabbia, color miele, grigio scuro, ardesia, screziato, nero, bianco o bruno, richiede una cura meticolosa.

Tipo e statura: Cane nano con testa relativamente pesante, ben proporzionato e compatto. L’occhio, di media grandezza, è scuro; il naso è nero e il muso ha una lunghezza mediocre. La dentatura a forbice ed un leggero prognatismo (sporgenza della mandibola) sono desiderati. Gli orecchi penzolanti sono abbondantemente frangiati e possibilmente scuri sulla punta. Il collo è corto e ricoperto di una ricca pelliccia, più forte sul maschio che sulla femmina. La lunghezza del corpo, dal vertice della spalla alla linea dell’anca, è superiore all’altezza del garrese. La gabbia toracica è bombeggiante e ben sviluppate sono le anche, la parte lombare e le cosce. Le estremità sono diritte, ben guarnite di pelo e terminano a zampa da gatto. La coda, frangiata riccamente, è portata sul dorso.

La statura ideale del maschio è di 22,5 centimetri; quella della femmina, di poco inferiore.