E’ il cane più conosciuto tra i rappresentanti della grande famiglia dei terrier. Ha un’ascendenza molto antica e le tracce dei suoi avi risalgono al medio Evo benché allora si trattasse di una miscellanea di esemplari a gambe lunghe o corte, a pelo liscio o duro. Solo nello scorso secolo si iniziò l’allevamento di un tipo di razza ben determinata. Creando questo cane elegante ed energico, gli inglesi hanno dimostrato una volta di più il loro ben noto talento in materia d’allevamento. Il fox-terrier è un cane d’utilità incomparabile per il cacciatore ed è temerario e senza paura alcuna quando si batte con la volpe o con il tasso. Benché oggi lo si allevi anzitutto per metterlo in mostra o come cane di moda, ha comunque conservato tutta la sua bravura ed il suo fare di bellimbusto, conquistandosi i cuori di molti amici ed amatori.
CARATTERE E UTILITA’: Cane di famiglia pieno di temperamento ma un po’ attaccabrighe che dà la caccia ad ogni topo ma anche ad ogni gatto. Se è stato formato per la caccia, allora è ancor oggi un ausiliario temerario ed impavido.
PELO E COLORE: E’ allevato in due varianti: a pelo liscio e a pelo duro. Pelo liscio: secco, spesso e aderente; pelo duro: rigido come il filo di ferro e sempre fornito di sottopelo morbido e folto. Il cane a pelo duro dev’essere tosato di tanto in tanto. Il manto è prevalentemente bianco puro, con macchie gialle, fuocate o scure.
TIPO E STATURA: Cane vigoroso, relativamente forte d’ossa e di corporatura quadrangolare. La testa è piatta, stretta e senza depressione frontale pronunciata. Le mascelle sono allungate e robuste. Gli occhi sono infossati, scuri e pieni di vita. Gli orecchi, a forma di V, ricadono in avanti e sono ben aderenti. Il collo è corto e robusto, il petto è profondo senz’essere largo, il dorso è diritto e teso, le estremità sono diritte con ossatura forte e con cosce assai muscolose. La coda fissata il più alto possibile, diritta e portata all’insù, è ben fornita di pelo e non dev’essere troppo decurtata.
La statura varia da 35 a 40 centimetri.
