MICROGEOPHAGUS RAMIREZI - Ciclide nano di Ramirezi

Possiedo da poco tempo un acquario di 100 l, in cui allevo Trichogaster, Microgeophagus ramirezi, Ancistrus, Pangio e cardinali. Ho letto sul vostro sito web l’importanza dei valori chimici dell’acqua, da me inizialmente trascurati. Personalmente utilizzo acqua di rubinetto, con aggiunta di un biocondizionatore, con i seguenti valori essenziali: pH 7,8, durezza totale 14°dGH.

Domanda: Possono andar bene per i miei pesci? Quali altri valori sono importanti e ogni quanto vanno misurati? Mario.

Risposta: I valori del pH e della durezza del suo acquario sono effettivamente un po’ alti per la maggioranza dei pesci che ha scelto di allevare (soprattutto per M. ramirezi e i cardinali), mentre sarebbero ad esempio ottimali per i Pecilidi (guppy, platy, molly, ecc.) o per i Ciclidi dei grandi laghi africani. Le consigliamo di abbassarli gradualmente (rispettivamente fino a 7° e 10°), ad esempio utilizzando per i cambi parziali almeno metà di acqua demineralizzata (osmosi inversa o resine) e filtrando attraverso torba attiva. Naturalmente, nell’acquario non devono essere presenti materiali calcarei (sabbia o rocce), inoltre per il rimbocco dell’acqua evaporata ci si dovrebbe servire solo di acqua demineralizzata (i sali responsabili della durezza non evaporano!). Una volta stabilizzatisi sui valori desiderati, il pH e la durezza andrebbero misurati ogni 15 giorni. Le consigliamo inoltre un periodico controllo dei nitrati (ogni 15-20 giorni) e dei nitriti, questi ultimi – particolarmente tossici – vanno misurati spesso soprattutto dopo eventi che possano aver danneggiato la flora batterica dei filtri quali una energica pulizia dei materiali filtranti, un’interruzione prolungata dell’energia elettrica, somministrazione di sostanze curative a base di rame o antibiotici, ecc.