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nome: Vittorio
città: enna
Acquario Posseduto: Dolce Tropicale
descrizione acquario: 2 Astronotus Ocellatus, acquario Poseidon 100x40x50h con filtro esterno da 700L-l'ora della Tetratec, fondo composto da 3cm di terriccio con granolumetria grossolano e 2 cm di ghiaia quarzifera di colore nero, come arredamenti ci sono 3 sassi rotondi non calcarei 4 tronchi, PH intorno a 7-7,5.Nessuna pianta.

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Contenuto degli articoli
I Pesci chirurgo del genere Acanthurus


Il genere Acanthurus è il più numeroso (poco meno di una quarantina di specie) della famiglia dei pesci chirurgo o Acanturidi, l’unico presente in tutti e tre i maggiori oceani (anche se solo poche specie si trovano nell’Atlantico tropicale) e infine il più tipico (sottofamiglia Acanthurinae). Sono pesci “brucatori” per eccellenza, anche se quasi nessuna specie si può in realtà definire “vegetariana” in senso stretto

Liofilizzati & Surgelati, i “quasi vivi”

L’avvento dei cibi liofilizzati e surgelati ha reso in molti casi superfluo il ricorso al “vivo”, oggi limitato soprattutto all’alimentazione degli avannotti o di pesci predatori specializzati nella caccia “a vista”. Questi mangimi sono l’alimento più simile alle prede naturali dei pesci che sia possibile somministrare in acquario, il loro impiego si è perciò rivelato fondamentale per allevare con successo le specie più esigenti

Lo Scalare, il nostro caro angelo

Tra i pesci da acquario più amati, lo scalare è anche – insieme al discus – il Ciclide più comune nelle nostre vasche. Tanta popolarità, però, porta con sé un proliferare di luoghi comuni, di sentito dire e di banalizzazioni che fanno sì che anche un pesce sul quale si è convinti di sapere tutto in realtà si riveli in buona parte misconosciuto. Facciamo il punto su questo beniamino degli acquariofili, riassumendo tutto quello che bisogna sapere su di lui

Microsorum pteropus, la felce di Giava

Molti acquariofili la conoscono ancora con una “i” di troppo nel nome del genere (Microsorium), ma comunque la si voglia chiamare la felce di Giava è ormai da molti anni una delle piante più popolari nel nostro hobby, grazie anche al fatto di poter essere coltivata direttamente fissata su rocce e legni, ampliando così notevolmente le potenzialità di qualunque layout

Funghi su roccia e orecchie di elefante: alla scoperta dei Corallimorfari

I Corallimorfari sono stati fra i primi invertebrati ad essere allevati negli acquari marini tropicali, precedendo l’avvento del famoso “metodo berlinese”. Si trattava di appartenenti alla famiglia più grande (Discosomatidae), tra i “coralli” più robusti e meno esigenti riguardo alla luce e al dosaggio degli oligoelementi, avvantaggiati da un’ampia adattabilità che in natura ne fa degli organismi decisamente opportunisti

Pietre laviche, dal vulcano all’acquario


Le rocce rappresentano da sempre un elemento fondamentale nell’arredamento dei nostri acquari, ancor più negli ultimi anni grazie alla diffusione dell’aquascaping e degli acquari dedicati alle piante, dove non possono mancare in un layout che si rispetti. Tra le più usate, quelle laviche si raccomandano per una serie di caratteristiche positive, non ultima quella di fungere da substrato per diverse piante di successo

Sorubim lima, il “becco di papero”

Tra i tanti siluri importati dal Sud America, questa specie si distingue per lo stranissimo muso a forma di becco d’anatra ma anche per il comportamento insolitamente socievole per un pesce gatto. L’apparenza inganna, però: dietro l’aspetto buffo e tranquillo si nasconde infatti un vorace predatore, che non si può tenere insieme a pesci più piccoli

Il Potenziale Redox nella vasca d’acqua dolce

Questo importante ma spesso ignorato parametro influenza tutte le reazioni che avvengono in acquario, i processi di nitrificazione e quasi tutti gli altri parametri chimici, rappresentando una misura indiretta della qualità dell’ambiente. Sarà facile mettere in relazione lo stato di salute dei pesci e delle piante con valori troppo alti o eccessivamente bassi di ORP

Balistes capriscus, il “balestra” nostrano

I Pesci balestra sono tipicamente tropicali, tuttavia una specie è presente anche nel Mediterraneo, vero “pesce tropicale” di casa nostra, al pari delle donzelle e dei pesci pappagallo. Intelligente e facilmente addomesticabile, merita un acquario tutto per sé, anche a causa della sua taglia piuttosto… ingombrante. Conosciamolo meglio, ne vale la pena

Basilisco, la lucertola che corre sull’acqua

Tra i Sauri semi-acquatici che è possibile allevare in acquaterrario o in paludario, i rappresentanti del genere Basiliscus – noti per la loro sorprendente capacità di correre per brevi tratti sulla superficie dell’acqua – si fanno apprezzare per bellezza e docilità. Sono però piuttosto esigenti e restano spesso timidi e ipersensibili, raccomandabili quindi solo a terrariofili già piuttosto esperti

E inoltre…

La vetrina delle meraviglie
• Tropheus moorii “Lupota”
• Aulonocara stuartgranti “Red Shoulder”
• Channa sp. “Myanmar”
• Serranocirrhitus latus