Ozonizzatore: Apparecchio che produce ozono

Lampada a raggi ultravioletti
Un altro processo impiega lampade a raggi ultravioletti con banda di emissione concentrata sui 185 nm. Queste presentano innumerevoli svantaggi rispetto alle celle a effetto corona:

produttività di ozono molto più modesta;
concentrazioni massime di ozono ottenibili pari a un decimo di quelle ottenute con le celle a effetto corona;
elevato consumo di elettricità;
breve vita operativa delle lampade

Elettrolisi
Un terzo processo ottiene ozono direttamente per via elettrolitica, ed è stato sperimentato alcuni anni fa nella depurazione di acque reflue dall'industria farmaceutica. Questa possibilità suscita oggi molto interesse, e in pochi anni sono state depositate diverse decine di brevetti al riguardo. Di recente (2011), su brevetto canadese, sono entrate in produzione delle celle per la produzione elettrolitica dell'ozono direttamente nell'acqua, impiegabili per la sterilizzazione dell'acqua di piscine e di acque reflue. Esse necessitano un certo grado di conducibilità dell'acqua (attorno ai 1 000 microSiemens/cm), ma semplificano molto gli impianti necessari all'ozonizzazione delle acque.

Impieghi
Dato il suo potere ossidante, l'ozono viene impiegato per sbiancare e disinfettare, in maniera analoga al cloro. Tra gli usi industriali dell'ozono si annoverano i seguenti:

disinfezione dell'acqua negli acquedotti;
disinfezione dell'acqua delle piscine;
disinfezione dell'acqua destinata all'imbottigliamento;
disinfezione di superfici destinate al contatto con gli alimenti;
disinfezione dell'aria da spore di muffe e lieviti;
disinfezione di frutta e verdura da spore di muffe e lieviti;
aumento del potenziale ossido-riduttivo dell'acqua negli acquari;
ossidazione di inquinanti chimici dell'acqua (ferro, arsenico, acido solfidrico, nitriti e complessi organici);
ausilio alla flocculazione di fanghi attivi nella depurazione delle acque;
pulizia e sbiancamento dei tessuti;
abrasione superficiale di materie plastiche e altri materiali per consentire l'adesione di altre sostanze o per aumentarne la biocompatibilità;
invecchiamento accelerato di gomme e materie plastiche per verificarne la resistenza nel tempo;
disinfestazione delle derrate alimentari e del legno.
ozonizzazione delle camere di stagionatura e/o degli ambienti di stoccaggio, purché in assenza di alimenti.
sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni". Fonte wiki