Acido: Sostanza che in soluzione fornisce ioni idrogeno (definizione classica).

La sostituzione dell'idrogeno contenuto nelle molecole degli acidi con metalli dà origine ai sali. Gli acidi conferiscono sapore aspro alla soluzione, colorano in rosso la cartina di tornasole, ecc.


In chimica, le definizioni di acido e base hanno subìto diverse modifiche nel tempo, partendo da un approccio empirico e sperimentale fino alle più recenti definizioni, sempre più generali, legate al modello molecolare  a orbitali.

Nella quotidianità, il termine "acido" identifica sostanze generalmente irritanti e corrosive, capaci di intaccare i metalli e il marmo (sviluppando rispettivamente idrogeno e anidride carbonica) e di far virare al rosso una cartina al tornasole.
Esempi di sostanze acide sono l'aceto, l'acido muriatico e il succo di limone.

Un indice della forza di un acido, funzione della sua natura e della sua concentrazione, è il pH.

Nell'ambito della chimica inorganica di base, per rimarcare la differenza tra le due tipologie di acidi inorganici (ossiacidi e idracidi) si fa spesso ricorso a schemi semplificati del tipo:[1]

    anidride + acqua → ossiacido
    non-metallo + idrogeno → idracido

Ovvero un ossiacido si forma facendo reagire l'anidride corrispondente con acqua (per esempio l'anidride solforica combinandosi con acqua forma acido solforico), mentre dalla reazione chimica tra un non-metallo e idrogeno si forma l'idracido corrispondente (per esempio l'acido fluoridrico si forma dalla combinazione del fluoro con l'idrogeno).