Acido solfidrico: Acido dello zolfo (H2S) dall'odore caratteristico di uova marce

 si forma in condizioni anaerobiche particolari. È altamente tossico per piante e animali.

L'acido solfidrico (o idrogeno solforato, nome IUPAC solfuro di diidrogeno) è un acido debole, diprotico, gas incolore a temperatura ambiente, contraddistinto dal caratteristico odore di uova marce; la sua formula chimica è H2S, il suo numero CAS è 7783-06-4.
È solubile in acqua in ragione di 4 g/l a 20 °C, tale soluzione ha pH 4,5. È anche solubile in etanolo, fino a 10,6 g/l a 20 °C.
I suoi sali sono chiamati solfuri e molti di essi sono insolubili in acqua; questo effetto viene sfruttato nel riconoscimento qualitativo dei cationi di numerosi metalli di transizione e del gruppo p.
L'acido solfidrico è estremamente velenoso. Una prolungata esposizione può essere mortale.
In natura l'acido solfidrico si forma per decomposizione delle proteine contenenti zolfo da parte dei batteri, si trova pertanto nei gas di palude, nel petrolio greggio e nel gas naturale. È, insieme ai mercaptani, il responsabile dello sgradevole odore delle feci e delle flatulenze.

L'acido solfidrico è anche il sottoprodotto di alcune attività industriali quali l'industria alimentare, la depurazione delle acque tramite fanghi, la produzione di coke, la concia dei pellami e la raffinazione del petrolio.
Data la sua natura acida, reagisce con gli alcali ed intacca i metalli. In presenza di aria umida è uno dei pochi acidi capaci di aggredire l'argento, che si copre in sua presenza di una patina nera di solfuro d'argento.
La presenza di acido solfidrico (o di ioni solfuro) viene rilevata per reazione con acetato di piombo, con il quale il solfuro reagisce formando solfuro di piombo, nero ed insolubile.
    (CH3COO)2Pb + H2S → 2CH3COOH + PbS ↓
Utilizzando la tioacetammide, è possibile produrre acido solfidrico in situ, per idrolisi con acqua calda.
Tossicità

L'acido solfidrico è considerato un veleno ad ampio spettro, ossia può danneggiare diversi sistemi del corpo. Ad alte concentrazioni paralizza il nervo olfattivo rendendo impossibile la percezione del suo sgradevole odore e può causare incoscienza nell'arco di pochi minuti. Agisce come l'acido cianidrico inibendo la respirazione mitocondriale.

Un'esposizione a bassi livelli produce irritazione agli occhi ed alla gola, tosse, accelerazione del respiro e formazione di fluido nelle vie respiratorie. A lungo termine può comportare affaticamento, perdita dell'appetito, mal di testa, disturbi della memoria e confusione.

Questa è la scala degli effetti sul corpo umano del solfuro di idrogeno espressa in parti per milione (1 molecola di H2S con 999999 altre = 1 ppm)

    * 0.0047 ppm è la soglia di riconoscimento, la concentrazione a cui il 50% degli esseri umani può percepire il caratteristico odore del solfuro di idrogeno, normalmente descritto come puzza di uova marce.

Meno di 10 ppm è il limite di esposizione senza danni 8 ore al giorno.

    * 10–20 ppm è il limite oltre il quale gli occhi vengono irritati dal gas.
    * 50–100 ppm causano a un danno oculare.
    * A 100–150 ppm paralizzano il nervo olfattivo dopo poche inalazioni, e il senso di puzza sparisce, impedendo di riconoscere il pericolo.
    * 320–530 ppm causano edema polmonare con elevato rischio di morte.
    * 530–1000 ppm stimolano fortemente il sistema nervoso centrale e accelerano la respirazione, facendo inalare ancora più gas e provocando iperventilazione.
    * 800 ppm è la concentrazione mortale per il 50% degli esseri umani per 5 minuti di esposizione (LD50).
Concentrazioni di oltre 1000 ppm causano l' immediato collasso con soffocamento, anche dopo un singolo respiro. Fonte wiki