Sono uno studente di scienze naturali che da tempo coltiva la passione dell’acquariofilia ed ho dei dubbi sul filtraggio. Non essendo affatto entusiasta dei filtri biologici a scomparti, antiestetici e ingombranti, mi chiedo se per un acquario di 300 litri destinato ad ospitare 4 piranha adulti fosse possibile utilizzare un filtro sottosabbia...
con uno strato di cannolicchi posto tra le piastre e la sabbia. Mi sembra la soluzione migliore, soprattutto dal punto di vista estetico, senza contare il risparmio di spazio all’interno della vasca. Vorrei un vostro parere in proposito. Angelo P. Cagliari.
Piranha serrasalmus nattereri che filtro usare in acquario
In acquariofilia (come del resto in molti altri campi) l’estetica deve necessariamente confrontarsi con la funzionalità e mai prevalere a scapito di quest’ultima. Il filtro sottosabbia, molto popolare negli anni ’70, ha tuttora molti proseliti, soprattutto per i suoi indubbi pregi estetici (è certamente il filtro meno visibile e ingombrante!). La sua efficacia, però, lascia a desiderare in quanto, indipendentemente dal modello adottato e dal tipo di sabbia utilizzato, questo filtro è soggetto a un più o meno lento ma inevitabile intasamento, che ne riduce progressivamente l’area di filtraggio compromettendone l’efficienza. Oggi lo s’impiega soprattutto come secondo filtro da associare al filtro principale; sconsigliamo però vivamente di usarlo come unico filtro in un acquario dedicato ai piranha, caratterizzato da un elevato potenziale di inquinamento dovuto sia al cibo somministrato sia alla notevole quantità di feci prodotta dai pesci. Suggeriamo piuttosto un filtro rapido esterno di portata oraria intorno a 800 l, che oltretutto non occupa spazio all’interno della vasca.
