geophagus jurupar
Ho da poco allestito un acquario di 180 l circa, nel quale vorrei allevare dei Ciclidi americani.

Potete suggerirmi quali specie inserire e il numero di esemplari per ciascuna?

“Ciclidi americani” è una definizione assai generica, vasta quanto il continente cui si riferisce! Escludendo discus e scalare che fanno storia a sè, possiamo distinguere alcuni grandi gruppi omogenei tra cui poter scegliere. Il primo comprende i grossi Ciclidi americani riconducibili al genere "Cichlasoma” (la cui posizione sistematica è ancora tutt’altro che definita), pesci “scavatori” di buona taglia e molto territoriali, specie durante la riproduzione, che avviene mediante deposizione in buche scavate sul fondo o su ciottoli e altri oggetti sommersi scoperti: in un acquario come il suo ci limiteremmo a introdurre un gruppetto di 8-10 giovani da cui ottenere 1-2 coppie ben affiatate, puntando su una o due specie robuste e non eccessivamente grandi come Ciclidi nigrofasciatum o Ciclidi meeki che si possono allevare e riprodurre anche in acqua di rubinetto. Un secondo gruppo annovera i cosiddetti “mangiaterra” sudamericani (generi Geophagus, Gymnogeophagus e Satanoperca), molti dei quali incubatori orali di uova e/o avannotti: accaniti scavatori, anch’essi sono molto aggressivi tra loro e verso altri pesci durante la riproduzione, consigliamo quindi di allevarne solo una o due specie per non più di 1-2 coppie in totale scelte da un gruppetto di giovani; preferiscono un pH neutro e una durezza possibilmente non superiore a 10-12°dGH.

Infine, può scegliere in un terzo gruppo costituito dai “Ciclidi nani” (generi Apistogramma, Microgeophagus, Nannacara, Taeniacara, Dicrossus, ecc.), tra cui troviamo sia specie che formano coppie fisse, sia specie che si riproducono in “harem” in cui un maschio domina su un “super-territorio” suddiviso tra diverse femmine con cui si accoppia a turno in cavità protette. Tra questi Ciclidi – che richiedono un’acqua piuttosto acida e tenera – potrà scegliere anche 2-3 specie diverse, in grado di convivere in presenza di diverse radici di torbiera e altro materiale d’arredamento che delimiti opportunamente i vari territori.