Il mio problema è cominciato quando ho voluto riprodurre il mio bel Betta splendens maschio. Ho provato in vari modi senza successo, così ultimamente ho allestito un acquarietto di 31,5x18,5x19 (h) cm, provvisto di divisorio per separare il maschio da due femmine piene di uova. Subito il maschio a cominciato a costruire il nido, terminato il quale ho tolto il divisorio. Ho assistito, emozionato, al corteggiamento di entrambe le femmine, una delle quali si è lasciata “abbracciare” sotto il nido: immaginate la mia delusione, però, quando mi sono accorto che il maschio non ha avuto neanche il tempo di raccogliere le uova deposte, perché lei se le era già mangiate tutte! Dove ho sbagliato?

Dal punto di vista riproduttivo, il combattente si può considerare un “monogamo temporaneo”: il maschio, cioè, si accoppia di regola con una sola femmina per volta, attirandola presso il “nido” galleggiante da esso edificato sotto cui avviene l’accoppiamento, terminato il quale la femmina viene allontanata e il solo maschio si occupa della difesa e della cura delle uova e delle larve nei primissimi giorni di vita. Non possiamo escludere che esistano maschi particolarmente “focosi” in grado di accoppiarsi con più femmine contemporaneamente, in genere però nello spazio ristretto dell’acquario (e il suo è davvero tale: meno di 10 l netti!) la femmina non direttamente coinvolta nell’ovodeposizione può essere considerata come un potenziale pericolo per la prole dalla sia pur effimera coppia. Il divorare le uova, da parte di uno o di entrambi i riproduttori, è una classica – ed estrema – reazione alla minaccia. Le consigliamo perciò di riprovare con una sola femmina per volta, vedrà che le cose andranno senz’altro meglio.