Gechi diurni Phelsuma

Genere e specie: Phelsuma
Nome comune: gechi diurni
Famiglia: gekkonidae

PROVENIENZA
Madagascar, Seychelles, Mauritius, isole Comoros

CARATTERISTICHE
Ad oggi in natura si contano 46 specie di phelsuma ciascuna divisa in diverse subspecie :
Phelsuma breviceps
Phelsuma antanosy
Phelsuma kely
Phelsuma andamanense
Phelsuma chekei
Phelsuma astriata
Phelsuma barbouri
Phelsuma malamakibo
Phelsuma borbonica
Phelsuma comorensis
Phelsuma cepediana
Phelsuma gigas
Phelsuma dubia
Phelsuma edwardnewtoni
Phelsuma flavigularis
Phelsuma hielscheri
Phelsuma berghofi
Phelsuma guimbeaui
Phelsuma guttata
Phelsuma borbonica
Phelsuma inexpectata
Phelsuma minuthi
Phelsuma klemmeri
Phelsuma abbotti
Phelsuma lineata
Phelsuma madagascariensis
Phelsuma ocellata
Phelsuma masohoala
Phelsuma nigristriata
Phelsuma modesta
Phelsuma mutabilis
Phelsuma nigra
Phelsuma guentheri
Phelsuma seippi
Phelsuma ornata
Phelsuma parkeri
Phelsuma pronki
Phelsuma vanheygeni
Phelsuma quadriocellata
Phelsuma robertmertensi
Phelsuma standingi
Phelsuma pusilla
Phelsuma serraticauda
Phelsuma laticauda
Phelsuma sundbergi
Phelsuma trilineata
Phelsuma rosagularis
Il numero è comunque molto variabile ed è un continuo “work in progress”; esistono infatti molte specie ancora non riconosciute ed in fase di classificazione. La colorazione dei phelsuma varia di specie in specie ed i colori sono davvero spettacolari (blu, azzurro, verde brillante, rosso ..) Molto spesso piccoli spot colorati e linee aiutano a individuare le specie e a dividerle tassonomicamente. Gli spot e le linee sono molto vivaci, sono spesso blu, marroni, gialli, rossi, arancioni e neri.
Certamente ciò che accomuna tutte le specie è la natura arboricola/semiarboricola, il periodo di caccia diurno e le lamelle subdigitali adesive presenti in ciascun dito di ogni mano.
Le specie sono ulteriormente suddivise in grandi, medie e piccole. Le grandi raggiungono una lunghezza di 30 cm da adulte(phelsuma madagascarensis grandis), le medie in genere arrivano a 18 cm mentre le piccole rasentano i 10-14 cm (phelsuma madagascarensis mad.)

CATTIVITA’
Il terrario in rete è un ottima soluzione perchè sussista un ambiente ben areato e privo di muffe e ristagni di umidità soprattutto quando abbiamo a che fare con un animale arboricolo che necessita di alti picchi di umidità e di piante vive (bromeliacee, photos, epifite..). Ovviamente maggiori saranno le dimensioni del phelsuma maggiori dovranno essere le dimensioni del terrario, in generale per una media specie i rapporti dimensionali sono 60×50x90h cm. Per garantire ottimi parametri di stabulazione occorre munirsi di termometro e igrometro che forniranno una precisa idea su come spot riscaldante ed umidificatore lavorano. L’umidificatore ad ultrasuoni è ideale per ricreare i giusti rapporti di umidità durante il giorno e vi eviterà le operazioni di nebulizzazione che altrimenti sarebbero indispensabili per garantire un buon 70% di umidità. Le temperatura da mantenere sono di 27-29 gradi diurni e 20-22 gradi notturni. Il neon Uvb è da posizionare nella parte più alta del terrario ma fate attenzione a non frapporre barriere di vetro o simili che schermerebbero in maniera disastrosa i preziosi raggi. Posizionate in vario modo alcune cortecce e bamboo in modo che il geco possa aggrapparsi perfettamente restando anche a testa in giu. I phelsuma sono prevalentemente insettivori ma accettano volentieri anche qualche piccolo pezzo di frutta una tantum.

RIPRODUZIONE
Il maschio presenta una fila di pori femorali ben visibili di cui la femmina possiede un lieve accenno. In genere i maschi raggiungono la maturità sessuale nei primi dieci mesi di vita mentre la femmina qualche mese dopo. Per avere un buon 70 % di successo occorre far precedere un periodo di brumazione di due mesi in cui fotoperiodo e temperatura saranno diminuiti gradualmente, rispettivamente di qualche grado e di qualche ora. Una volta sfamati a sufficienza e riportati i valori normali di stabulazione si uniranno i due esemplari nel terrario. Il maschio, durante il rituale, agiterà la coda e seguirà la femmina afferrandola poi per il collo ed inserendo uno dei due emipeni. In poche settimane si riusciranno ad intravedere i due profili bianchi delle uova nel ventre materno. Passate quattro settimane la femmina deporrà un paio di uova bianche perfettamente rotonde appiccicate l’una all’altra. Attenzione non tentate di dividerle ne otterrete la perdita di entrambe! Le uova saranno da incubare a temperature di 28 gradi con umidità del 60%/70%. I piccoli nati, dopo 60 giorni, saranno da separare in singoli rack.

LEGISLAZIONE
Tutte le specie dei phelsuma necessitano di CITES perchè inserite in appendice II.
Le foto e gli articoli sono stati concessi da STEANNA REPTILE a AcquariofiliaItalia.it