trota arcobaleno

La trota arcobaleno, così chiamata a motivo delle numerose macchie di colore arcobaleno sulla pelle, è la principale specie dell’acquacoltura europea praticata in acqua dolce. Originaria della costa del Pacifico degli Stati Uniti, è stata introdotta in Europa alla fine del XIX secolo. Molto presto, grazie alla sua robustezza e alla sua rapida crescita, si è rivelata particolarmente adatta all’acquacoltura. La trota arcobaleno è allevata oggi in quasi tutti i paesi europei, in particolare nei paesi costieri dal clima temperato.
 
Nome latino – Oncorhynchus mykiss - Trota iridea
Produzione (UE-27) – 204 745 t (2007), 31 % della produzione mondiale.
Valore (UE-27) – 539 milioni € (2007).
Principali paesi produttori UE – Italia, Francia, Danimarca, Spagna, Germania.
Principali paesi produttori mondiali – Cile, Norvegia, Turchia, Iran, USA.

Riproduzione
La trota arcobaleno incontra difficoltà a riprodursi naturalmente in Europa, dato che la femmina non arriva a deporre in autunno.
Le aziende acquicole conservano quindi una vasta gamma di riproduttori per evitare di trovarsi ad affrontare una penuria di uova, che in passato ha costretto le aziende europee all’importazione delle uova. Le femmine sono raramente utilizzate per la riproduzione prima di avere raggiunto i tre o quattro anni di età. La fecondazione a secco è il metodo più comune. I gameti sono prelevati per pressatura manuale. Lo sperma di diversi maschi è mescolato agli ovociti. Le uova così fecondate possono essere trasportate in un arco di tempo che va da 20 minuti a 48 ore dopo la fecondazione.
Le aziende acquicole conservano quindi una vasta gamma di riproduttori per evitare di trovarsi ad affrontare una penuria di uova, che in passato ha costretto le aziende europee all’importazione delle uova. Le femmine sono raramente utilizzate per la riproduzione prima di avere raggiunto i tre o quattro anni di età. La fecondazione a secco è il metodo più comune. I gameti sono prelevati per pressatura manuale. Lo sperma di diversi maschi è mescolato agli ovociti. Le uova così fecondate possono essere trasportate in un arco di tempo che va da 20 minuti a 48 ore dopo la fecondazione.

Allevamento di avannotti
Le larve di trote sono allevate in contenitori di fibra di vetro o di cemento di forma circolare per mantenere una corrente regolare e una distribuzione uniforme delle larve.
Le larve nascono con un sacco vitellino che contiene tutta l’alimentazione necessaria al loro sviluppo di base. Una volta che hanno assorbito questi nutrimenti, gli avannotti risalgono sulla superficie per cercare il cibo e l’aria necessaria a gonfiare per la prima volta la loro vescica natatoria. Viene quindi loro somministrata una dieta composta da proteine, vitamine e oli, composta da piccolissime briciole. L’alimentazione a mano è privilegiata nei primi stadi per evitare un eccesso di alimentazione. Alimenti a base di piccoli granulati sono loro forniti fino al raggiungimento del peso di 50 g e di una dimensione da 8 a 10 cm.
Le larve nascono con un sacco vitellino che contiene tutta l’alimentazione necessaria al loro sviluppo di base. Una volta che hanno assorbito questi nutrimenti, gli avannotti risalgono sulla superficie per cercare il cibo e l’aria necessaria a gonfiare per la prima volta la loro vescica natatoria. Viene quindi loro somministrata una dieta composta da proteine, vitamine e oli, composta da piccolissime briciole. L’alimentazione a mano è privilegiata nei primi stadi per evitare un eccesso di alimentazione. Alimenti a base di piccoli granulati sono loro forniti fino al raggiungimento del peso di 50 g e di una dimensione da 8 a 10 cm.

Ingrasso
Il novellame è allora trasportato in unità di crescita, in gabbie galleggianti nei laghi o, più spesso, in vivai lungo un fiume.
Questi vivai di forma rettangolare, generalmente in cemento, funzionano secondo due tecniche: lo scorrimento continuo, sistema aperto che consiste nel fare passare l’acqua del fiume attraverso gli impianti mediante un tronco di canale, e il ricircolo, sistema chiuso che consiste nel fare circolare l’acqua nelle vasche riciclandola attraverso unità di pompaggio e di trattamento. Il ricircolo presenta il vantaggio di potere controllare la temperatura dell’acqua, il che permette di mantenere una produzione invernale nei paesi dell’Europa centrale e settentrionale. Le trote, che sono carnivore, hanno bisogno di un regime alimentare ad alto contenuto di proteine. In un ambiente favorevole, una trota raggiungerà il peso di 350 g in 10 12 mesi e un peso di 3 kg in 2 anni. Esistono anche aziende di ingrasso in mare, in gabbie galleggianti, nelle acque poco salate del Baltico o in quelle protette dei fiordi norvegesi. Le trote di mare ricevono un’alimentazione simile a quella del salmone, il che spiega la loro carne rosata detta «salmonata». Durante il loro ingrasso, una buona gestione dello stock consiste nel separare le trote che crescono velocemente dalle altre: lo stock è smistato normalmente quattro volte durante il ciclo di produzione. Quando hanno raggiunto il loro peso commerciale, le trote sono prelevate con una rete nelle vasche o pompate vive per quanto riguarda quelle allevate in gabbia.
Questi vivai di forma rettangolare, generalmente in cemento, funzionano secondo due tecniche: lo scorrimento continuo, sistema aperto che consiste nel fare passare l’acqua del fiume attraverso gli impianti mediante un tronco di canale, e il ricircolo, sistema chiuso che consiste nel fare circolare l’acqua nelle vasche riciclandola attraverso unità di pompaggio e di trattamento. Il ricircolo presenta il vantaggio di potere controllare la temperatura dell’acqua, il che permette di mantenere una produzione invernale nei paesi dell’Europa centrale e settentrionale. Le trote, che sono carnivore, hanno bisogno di un regime alimentare ad alto contenuto di proteine. In un ambiente favorevole, una trota raggiungerà il peso di 350 g in 10 12 mesi e un peso di 3 kg in 2 anni. Esistono anche aziende di ingrasso in mare, in gabbie galleggianti, nelle acque poco salate del Baltico o in quelle protette dei fiordi norvegesi. Le trote di mare ricevono un’alimentazione simile a quella del salmone, il che spiega la loro carne rosata detta «salmonata». Durante il loro ingrasso, una buona gestione dello stock consiste nel separare le trote che crescono velocemente dalle altre: lo stock è smistato normalmente quattro volte durante il ciclo di produzione. Quando hanno raggiunto il loro peso commerciale, le trote sono prelevate con una rete nelle vasche o pompate vive per quanto riguarda quelle allevate in gabbia.

Consumo
In Europa, la trota è disponibile tutto l’anno.