La storia delle KOI Giapponesi

L'allevamento delle carpe in Oriente, affonda le sue radici nella notte dei tempi. Proviene, infatti, dall'antica Cina del 533 a.C. il primo trattato sulle koi, intitolato "Yogyokyo".

In questo antico testo, si documentavano già le prime mutazioni di colore di questa specie, esaltandone le doti di bellezza.
Tuttavia, anche se i primi che si specializzarono nell'allevamento delle carpe furono i cinesi, è solo in Giappone che la selezione divenne una vera e propria arte. Attorno al XVIII secolo, i coltivatori di riso della regione montuosa nella prefettura di Niigata (Giappone), iniziarono ad allevare negli stessi ponds che utilizzavano per le coltivazioni, esemplari di carpe (magoi) molto simili a quelle che troviamo oggi nei nostri fiumi e laghi. L'allevamento consentiva loro di assicurarsi una scorta di cibo da consumare durante i rigidissimi e nevosi inverni che isolavano questa zona dal resto del mondo.
Agli inizi del 1800 però, un coltivatore notò una magoi con alcune macchie rosse. Da quel momento si avviò un'accurata ed attenta selezione, ad opera di alcuni coltivatori, volta a migliorare ed aumentare la varietà di colori.
L'interesse per questa attività crebbe smisuratamente nella prefettura e nel 1914, nell'era Taisho, alcuni allevatori di Niigata e Yamakoshi esibirono ad una importante mostra a Tokyo, 27 dei loro migliori esemplari di koi.

Da lì ad un secolo la passione per questi splendidi animali si sarebbe diffusa in tutto il pianeta. Un fenomeno inizialmente ignorabile avrebbe coinvolto tutto il mondo, dando vita a migliaia di associazioni, a musei, mostre, concorsi, libri, riviste ecc. Se qualcuno avesse detto a quel contadino della campagna di Niigata che un giorno ci sarebbero state persone disposte a spendere decine di migliaia di dollari per un singolo esemplare di koi, sicuramente sarebbe stato preso per un folle! Ed invece, così è stato.
Quel che è certo è che il fascino delle koi è unico, e a nulla valgono fiumi di parole o di immagini, poichè più che spiegarlo, deve essere vissuto.
Per poter apprezzare e capire questo "mondo", è necessario vedere con i propri occhi questi splendidi ed intensi colori e la loro varietà (ne sono state catalogate più di 80). E' necessario vederle nuotare, per apprezzarne la grazia nelle forme e l'eleganza dei movimenti.

E necessario è forse camminare verso il bordo di un pond, e vedere uno stupendo esemplare di quasi un metro di lunghezza che, ignaro della sua splendida livrea, curioso e fiducioso vi si avvicina, aspettandosi del cibo tra le vostre mani sul pelo dell'acqua. Se poi avrete la fortuna di potervi immergere tutti i giorni nella natura del vostro giardino, nutrendo e crescendo le vostre koi, vedendole nuotarvi incontro ogni volta più fiduciose, e condividendo con loro i sessanta anni che hanno di aspettativa di vita, beh, allora sarete già stati stregati dal loro fascino e niente più di quanto già sapete, vi diranno queste parole.

vedi anche tutte le schede delle KOI

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