Acqua marina: è una soluzione salsoiodica complessa, di sapore salso ed amaro, di colore azzurro alterato dalla presenza di plancton, alghe, microrganismi, detriti rocciosi.

 In media 1.000 gr. di acqua marina contengono 27,3 g di cloruro di sodio, 3,4 g di cloruro di magnesio, 2 g di solfato di magnesio, 1,3 g di solfato di calcio, 0,6 g di cloruro di potassio, 0,1 g di carbonato di calcio; inoltre tracce di praticamente tutti gli elementi conosciuti. La salinità delle acque marine è in media del 35‰. La temperatura varia a seconda della latitudine, da una media di 27° nei mari aperti tropicali (nei mari chiusi anche di 35°), sino a raggiungere, nelle regioni polari, il punto di congelamento di -1,91 °C. La temperatura inoltre diminuisce in rapporto alla profondità. Sino ai 200 m. di profondità decresce rapidamente, poi diviene sempre più stabile. La densità massima dell'a. marina si registra ad una temperatura inferiore rispetto all'acqua pura, a causa della salinità che abbassa la temperatura delle acque. A seconda della maggiore o minore salinità la densità massima si registra tra gli 0 ed i 2 °C.


L'acqua di mare è l'acqua che costituisce i mari e gli oceani, in cui la concentrazione media dei sali disciolti è di 35 g/L. Negli oceani e nei mari si può trovare molte forme di vita, tra cui vegetazione e animali (pesci).

La concentrazione di sale varia a seconda dell'apporto dei fiumi e dell'intensità di evaporazione, siccome solo l'acqua pura evapora i sali rimangono sul fondo. Infatti più fiumi affluiscono nel mare meno sarà la concentrazione di sali, perché le acque vengono rimescolate disperdendo i sali. La proporzione dei sali, invece, rimane sempre uguale: in tutte le distese di acqua salata il più presente è il cloruro di sodio (NaCl), più comunemente detto "sale da cucina".

Nelle acque marine si trovano anche nitrati e fosfati, che risalgono in superficie grazie alle correnti e favoriscono lo sviluppo degli organismi autotrofi (alghe).

Oltre al sale, ai nitrati e ai fosfati, nell'acqua marina ci sono due gas disciolti, l'ossigeno e l'anidride carbonica. Questi gas disciolti servono per effettuare i due processi che garantiscono la vita agli esseri viventi che popolano il mare: la respirazione e la fotosintesi clorofilliana. Infatti i pesci non respirano gli atomi di ossigeno contenuti nelle molecole d'acqua, ma le molecole di ossigeno disciolte. Senza le correnti, l'ossigeno rimarrebbe solo nei venti metri più superficiali, ma grazie a questi movimenti marini, arriva anche nella zona più profonda, la zona afotica.

Oltre alle proprietà dell'acqua (capacità termica, tensione superficiale, capacità solvente...), l'acqua salata ha un'ulteriore caratteristica: il sale disciolto causa l'abbassamento del punto di fusione (abbassamento crioscopico) dell'acqua di circa 2 °C, permettendo ad alcune specie di pesci di vivere a temperature prossime agli 0 °C.

A causa dei sali disciolti ha una densità maggiore (circa 1,03 kg/dm3) rispetto all'acqua dolce e per questo gli oggetti immersi in essa, ricevendo una spinta idrostatica maggiore, galleggiano meglio. Fonte wiki