Ricomprendere tra le attività colpite dai recenti eventi alluvionali anche la pesca artigianale realizzata nella primissima fascia costiera e nelle acqua marittime interne. E’ la richiesta avanzata dall’assessore regionale all’agricoltura e alla pesca Franco Manzato al presidente della Regione Luca Zaia nella sua veste di commissario straordinario per l’emergenza idraulica che ha colpito il Veneto. Ne è stata data comunicazione oggi a Palazzo Balbi in occasione della riunione dell’Unità di crisi per la pesca, istituita dalla Regione.

Da parte di più operatori e dalle stesse organizzazioni professionali è stato infatti segnalato che sono andate distrutte reti da posta e attrezzature minori utilizzate da pescatori di professione. Pur riconoscendo l’assoluta priorità che riveste il sostegno di settori economici ben più danneggiati, Manzato si farà carico di istruire le istanze provenienti dal mondo della pesca da poi sottoporre a Zaia per le valutazioni del caso. Nel corso della riunione dell’Unità di crisi sono state ricordate le criticità del mondo della pesca, che sta attraversando un momento particolarmente sfavorevole in cui si vanno sommando gli impatti negativi derivanti dalla contrazione degli stock ittici, dall’entrata in vigore di regolamentazioni restrittive imposte dall’ordinamento comunitario, dall’infrastrutturazione della fascia costiera (ripascimenti, terminal energetici, ecc.) fino ai recenti eventi alluvionali. Sono in previsione importanti iniziative sotto il profilo della ridefinizione delle politiche regionali di settore, tra cui gli “stati generali” della pesca e dell’acquacoltura e la stesura di un’organica legge di settore, oltre al recepimento del cosiddetto federalismo demaniale. E’ stato affrontato anche il tema della ricalibratura del programma sperimentale per la ricomposizione ambientale e produttiva, nell’ambito delle attività di escavazione marina e ripascimento costiero. Sono stati inoltre illustrati i positivi risultati del progetto pilota avviato nell’ottobre 2009 per ripopolare le aree del litorale veneto che hanno conosciuto nel 2008 un’eccezionale moria delle vongole di mare.