Acquacoltura in Italia
Allevamento estensivo (12,4%)
Allevamento intensivo (87,6%)

Una analisi dello sviluppo dell'acquacoltura in Italia può essere facilitata dallo studio di alcuni semplici grafici. 
La produzione globale della piscicoltura, per l'anno 1995, pari a 65.700 tonnellate di prodotto e un valore di mercato di 336 miliardi proviene in gran parte da allevamenti di tipo intensivo con 57.550 tonnellate e solo per 5.250 tonnellate dagli estensivi.
Questi ultimi sono essenzialmente produttori di pesci di acqua marina o salmastra come si può vedere dallo schema successivo.

Allevamento estensivo
 

Spigola (13,3%)
Orata (16,0%)
Anguilla (13,3%)
Cefalo (57,4%)
 
La produzione di cefali è nell'ordine di 3.000 tonnellate, quella di sogliole e anguille di 700 tonnellate ciascuna e di orate di 850 tonnellate.
Passando alla produzione da acquacoltura intensiva questa, è in gran parte derivante dagli allevamenti di trote con 50.000 tonnellate annue.
Un dato quantitativo che pone l'Italia ai primissimi posti tra i troticoltori europei, seconda soltanto alla Francia.

Allevamento intensivo

 
Spigola (5,0%)
Anguilla (4,0%)
Orata (4,1%)
Trota (86,9%)
 
Rilevante è pure la produzione da allevamento intensivo di spigole (2.900 tonnellate), di orate (2.350 tonnellate) e di anguille (2.300 tonnellate).